ANNO 14 n° 110
Il sindaco di Canepina: ''Non abbiamo poteri per arginare il fenomeno''
18/06/2013 - 04:00

VITERBO – ''Il problema dell’uso dei fitofarmaci per combattere i vari parassiti del castagno è reale e grave. Ma il comune, da sempre schierato sul fronte della lotta biologica al cinipide, in prima fila per ottenere l'immissione del torymus sinensis, ha fatto e fa tutto ciò che la legge consente per arginarlo. Di più non possiamo''. Così il sindaco di Canepina Maurizio Palozzi.

Nello specifico, cosa avete fatto?

''Abbiamo approvato una delibera di giunta che vieta l’uso dei fitofarmaci, ancorché omologati, in un raggio di 50 metri dalle sorgenti. Inoltre, ho emesso un’ordinanza che vieta l’uso di tali sostanze a meno di 150 metri dal centro abitato e dalle case sparse, il triplo di quanto imposto dalla legge''.

Come avvengono i controlli sul rispetto delle ordinanze?

''La Regione Lazio, con la delibera numero 358 del 7 agosto 2010. ha individuato gli organi preposti ai controlli: Corpo Forestale dello Stato, Asl, Servizio fitosanitario regionale e polizia giudiziaria in genere. L’incombenza dei controlli spetta loro''.

Lei, come sindaco, resta la prima autorità sanitaria del paese, non ritiene di avere comunque delle responsablità?

''Le sostanze usate nei castagneti – da noi il problema è esploso l’anno scorso e quest’anno – sono state omologate dai ministeri competenti. Quindi, ancorché dannose, sono legali. E io non ho alcun potere per vietarne l’uso. Cerco di dialogare con coloro che irrorano i castagneti per tentare di dissuaderli a non farlo. Ma non posso fare altro. L’amministrazione, come del resto ha sempre fatto, è impegnata a sensibilizzare i produttori a puntare sulla lotta biologica contro il cinipide e altri parassiti del castagno'. 

Potrebbe sempre ricorrere all’ordinanza contingibile e urgente per la tutela della salute dei cittadini.

''Lo potrei fare solo se avessi la certezza che ci sono pericoli imminenti e gravi e per averla abbiamo bisogno dei riscontri inconfutabili, che ci devono essere forniti dalle autorità competenti''.

Quindi, le cose non potranno che continuare così, con tutti i rischi ambientali e per la salute delle persone che la situazione comporta?

''Spero di no. Si può sempre fare di più e meglio. Ci proveremo. Non accettiamo, però, che si scriva, come avete fatto voi, che noi non interveniamo contro chi usa sostanze fitosanitarie perché il prossimo anno ci sono le elezioni comunali. De resto, votano anche quelli che puntano sulla lotta biologica, quindi…''.





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