ANNO 14 n° 116
Il revival del retrogaming passa attraverso la nuova versione di Atari VCS
12/11/2020 - 15:08

 

Ehi guarda, è Atari! Pensa ad averlo a casa! Magari! C'è un vecchio spot pubblicitario del 1983 che fa riferimento all'Atari 2600: un modello di PC che non ha certo bisogno di presentazione, essendo entrato nell'immaginario collettivo di un'intera generazione di geek e di appassionati di computer e di tecnologia vintage. Oggi la società fondata da Nolan Bushnell e Ted Dabney nel lontano 1972 torna a far parlare di sé, al presente. Il motivo è piuttosto semplice: dopo i rumors che risalgono a tre anni fa, Atari VCS lancia sul mercato la sua nuova console, la quale contiene al suo interno ben 100 videogiochi plug and play, perfettamente in linea con la tradizione di questa realtà di gioco che risale agli albori della videoludica.

Atari: un marchio durevole capace di colpire l’immaginario collettivo

Un marchio che durante gli anni settanta e ottanta, al pari di Commodore, Sega e Nintendo aveva gettato le basi e dettato la linea per l'intrattenimento di giovani e meno giovani appassionati di videogames. Sono cambiate molte cose da quel tempo, ma non certo la voglia da parte di Atari di dire ancora la propria in un mercato dove ormai sono Sony e Microsoft a dettare la linea, torna in auge un marchio che per molte persone cresciute a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta era sinonimo di gioco e di divertimento. Potrebbe sembrare un discorso un po’ nostalgico e retrò per chi non conosce bene Atari, ma è indispensabile ricordare che questa nuova uscita dell’Atari VCS altro non è se non un prestigioso remake della console che era stata rilasciata per la prima volta durante il 1977.

Operazione vintage e nostalgica o potenziale best seller del 2021?

Operazione indubbiamente vintage, che si ricollega senza alcun dubbio alla tendenza del retrogaming, che già era stata raccontata in un best seller come Ready Player One di Ernest Cline, dove proprio la vecchia Atari VCS era tra le protagoniste dell’opera con i suoi primi rudimentali videogames di categoria arcade. Oggi si da per scontato l’apporto che hanno dato prodotti come l’Atari, il Commodore e la prima Nintendo Classic Mini, console che hanno di fatto aperto la strada a un tipo di realtà di gioco domestica, in un’epoca in cui vigeva ancora lo status symbol della sala giochi con i suoi voluminosi cabinati. Una realtà che per le nuove generazioni risulta naturalmente archeologia del gaming, tuttavia rilanciata da prodotti divulgativi come la docuserie High Score o citazioni colte in opere cult come Stranger Things dei fratelli Duffer.

La situazione legata alla videoludica per il 2020

In realtà il 2020 verrà ricordato, oltre che per questa tendenza di revival anni 70-80, come un anno di svolta, autentico spartiacque per quello che è il gioco online, sia per il gaming digitale che per il settore del gambling online. Oltre ai risultati ragguardevoli registrati per il circuito del casinò online, sono arrivati buoni risultati operativi anche per il poker online, con l’esempio lampante di 888 poker che riporta in auge dopo anni di flessione il circuito dei giochi di abilità multimediale. Il poker nel corso degli ultimi anni aveva subito una flessione, una involuzione da parte degli utenti che avevano smesso di seguire questo tipo di gioco, attratti probabilmente da giochi meno impegnativi a livello di tempo da dedicare e attenzione legata al gameplay stesso. Oggi invece il poker online torna a essere tra i protagonisti della videoludica durante il primo semestre del 2020, dato che con molta probabilità verrà replicato anche per questa seconda parte dell’anno, a livello di bilancio operativo. A fare la differenza già a cominciare dallo scorso anno è stata la volontà da parte delle piattaforme di gioco di investire su una tipologia di gioco snap, cioè un gioco semplificato e agile, adatto per essere sviluppato e praticato soprattutto attraverso device e dispositivi mobili come smartphone e tablet. I risultati operativi sono arrivati nel giro di poco tempo, definendo il nuovo trend che si è registrato in questa prima parte dell’anno e che con molta probabilità sarà replicato anche durante il 2021.






Facebook Twitter Rss