ANNO 14 n° 116
Il rettore boccia le norme anti movida: ''Gli studenti di sera non sanno che fare''
''Viterbo deve offrire momenti di aggregazione ai ragazzi. E loro li devono vivere comportandosi bene''
23/07/2019 - 07:04

di Simone Lupino

VITERBO - ''Agli studenti la città deve offrire momenti di aggregazione. Invece molti dei nostri iscritti mi dicono che qui a Viterbo di sera non sanno dove andare e cose fare, perché chiude tutto a mezzanotte. Non avevo mai riflettuto su questa cosa, invece è vero, hanno ragione''.

Il rettore dell’Univeristà della Tuscia boccia le norme anti movida, quelle per cui nella città dei papi dopo mezzanotte d’inverno e dopo l’una d’estate locali chiusi e tutti a letto. Alessandro Ruggieri ne ha parlato ieri mattina nel corso della conferenza stampa in cui sono stati presentati gli ultimi dati su iscritti e immatricolazioni dell'ateneo.

''Durante gli open day, quando famiglie e studenti vengono a conoscere la nostra offerta formativa, le domande più frequenti dei genitori riguardano aspetti legati alla città: dove alloggeranno i loro figli, come mangeranno, come si sposteranno e, ovviamente, come passeranno il tempo libero''.

All’apparenza sembrano questioni marginali, invece sapere se nel luogo dove si andrà a vivere per 3 o cinque anni i servizi funzionano bene, se esistono strutture per praticare sport, se vengono organizzati festival o kermesse culturali, è determinante per la scelta finale di uno studente. ''Viterbo deve offrire momenti di aggregazione – ha detto sempre Ruggieri - e ovviamente gli studenti ne devono godere comportandosi bene''.

Il rettore ha sottolineato che non si tratta di una polemica con l’amministrazione comunale: ''Se sono state fatte determinate scelte evidentemente è perché si è tenuto conto delle richieste che arrivavano dalla città''. Ma ha lasciato intendere che una volta chiusi i libri gli studenti avrebbero anche il diritto di divertirsi, nel rispetto della vita dei residenti.






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