ANNO 14 n° 107
Il primo Trasporto ''targato'' Unesco
Il tre settembre l'esordio dell'evento ''patrimonio immateriale dell'umanità''
16/08/2014 - 02:00

di Alessandra Pinna

VITERBO – Il prossimo tre settembre i facchini di Santa Rosa dovranno portare un peso in più sulle spalle. L’edizione 2014 del Trasporto della Macchina di Santa Rosa, infatti, sarà la prima targata patrimonio immateriale dell’Unesco, l’importante sigillo arrivato il 4 dicembre dello scorso anno a Baku, capitale dell’Azerbaigian.

Il lungo percorso, caratterizzato per l’impegno del coordinamento della Rete delle grandi macchine a spalla e delle istituzioni, inizia nel 2005, quando la progettista Patrizia Nardi avvia il dialogo tra le comunità festive attraverso un progetto con le scuole; successivamente la prospettiva viene recepita dalle amministrazioni comunali delle città interessate dal progetto (Viterbo, Sassari, Palmi, Nola e Gubbio - la città umbra decise poi di uscire per concorrere alla nomina Unesco da sola) che, con il Protocollo di Nola del giugno 2006, si impegnano a seguire e sostenere le proprie comunità festive in un percorso di conoscenza e di promozione culturale e turistica.

In questi anni la Rete ha dovuto superare diverse tappe prima di raggiungere l'agognato sigillo: nel 2011 viene effettuata la verifica della Commissione interministeriale italiana, poi la presentazione ufficiale a Parigi dall’ambasciatore Maurizio Serra, delegato permanente della Repubblica Italiana all’Unesco e, infine,  la nomina del presidente del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini a referente per le quattro comunità festive. L’anno successivo, tramite il dossier ‘’Festa della Rete’’, viene ufficializzata la candidatura ufficiale, che verrà formalizzata il 18 aprile dello stesso anno dalla Camera dei deputati.

Nel 2013, infine, arriva il tanto atteso sì della commissione intergovernativa che si riunisce in Azerbaigian. Alle 15,48, ora italiana, tra la gioia della delegazione viterbese, composta dal presidente del Sodalizio dei facchini Massimo Mecarini, dal sindaco e assessore alla Cultura Leonardo Michelini e Giacomo Barelli e da i consiglieri del Sodalizio Luigi Aspromonte e Paolo Moneti, la Rete delle grandi macchine a spalla viene nominata patrimonio immateriale dell’Unesco. Proprio per celebrare l'importante nomina, nei giorni scorsi c'è stato il sì del Sodalizio al passaggio straordinario in via Marconi e alla girata all'altezza di piazza della Repubblica. Una manovra che allungherà il tradizionale percorso di 400 metri.

Con uno sforzo in più e il sigillo dell’Unesco in tasca, il prossimo tre settembre la città di Viterbo rinnoverà ancora una volta la devozione verso la piccola Santa.

 





Facebook Twitter Rss