VITERBO - Il presepe vivente di Ronciglione nasce da un'idea su Facebook lanciata da Maria Grazia Fiorelli e subito sposata da un gruppo di donne volenterose: Valeri Monia, Annalisa Vettori, Eleonora Bozzo, Manuela de Santis, Simona Toparini, Carla Rosini, Raniera Baldacchini e Claudia de Angelis.

L'associazione 'X° Veleno' di Raimondo Mecucci, di cui tutte le donne del gruppo fanno parte, ha accolto subito l’idea con grande entusiasmo, dando vita al suggestivo presepe vivente del paese già rappresentato lunedi 26 dicembre. La prossima 'animazione' è programmata per venerdi 6 gennaio a partire dalle 17 dal Castello della Rovere, dove partirà un percorso volto a far rivivere la natività. L'ambientazione non è quella classica della Betlemme che accolse la nascita del bambin Gesù , ma bensì una più medievale, all’interno del borgo ronciglionese, perso nei secoli con le sue botteghe, i mestieri dimenticati, le arti e le tradizioni popolari.

150 figuranti animeranno il meraviglioso borgo di sopra dove incontrerete i nobili del castello intenti nella vita di corte, fabbro, locanda, calzolaio, poeta, bottari, scalpellini, la vita del mercato, lavandaie, cestari e spezziali, fino ad arrivare alla Natività.

Si intende precisare che “Il presepe vivente di Ronciglione” è un progetto privato appoggiato dall’Associazione “X° Veleno” in collaborazione con il Comune e con nessun’altra realtà locale.