ANNO 14 n° 115
''Il piano di recupero del centro storico č una nostra idea''
Il consigliere Ricucci infastidito dal comportamento della maggioranza
20/11/2015 - 11:05

CELLENO - Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere Emanuela Ricucci di ''Cambia Celleno''

''Forse è il caso che questa pantomima finisca. Forse è il caso di ricordare alla maggioranza Bianchi un minimo di senso istituzionale, che questa non è un’associazione culturale ma un’amministrazione comunale che va dal comunicare ai cittadini quando si svolgerà il consiglio comunale, alla regolarità stessa del consiglio comunale, alle risposte da dare ai cittadini e ai consiglieri che più volte la interpellano in maniera scritta, e oltre.

L’istituzione, giustappunto, non va a simpatia o ad antipatia, ha un cerimoniale, delle regole. Per fortuna un gruppo di cittadini ci ha avvisato della ''nostra partecipazione'' al convegno che si terrà oggi, 20 novembre, alla Chiesa di S.Carlo - la stessa di cui abbiamo denunciato recentemente lo stato di abbandono, di menefreghismo totale nel suo utilizzo, parliamoci chiaro - sulla valorizzazione del centro storico.

Guarda caso, dopo la nostra denuncia, il convegno si farà lì proprio nella sala del centro storico, completamente dimenticata prima. E del convegno? Neanche lo sapevamo, nessuno ci ha avvisato, avvertito, invitato proprio su un tema che abbiamo proposto e riproposto più volte. Quando? Nell’ultima occasione, protocollando il ''Piano Centro Storico'', presentato lo scorso aprile, lo stesso per cui sono stati installati in giro per il paese, per altro, quei cartelli marroni che vedete e che servirebbero a dare informazioni utili ai turisti sui monumenti principali del paese, che facevano parte di uno dei punti della nostra proposta.

Convocati sulla questione ci siamo sentiti rispondere che qualcosa era interessante, di quel progetto, che non ci sono soldi, tanto per cambiare, e che l’Università della Tuscia aveva in mano tutto. Alè, il gioco è fatto vero? All’interno della nostra stessa proposta, dettagliata, mettevamo a disposizione idee precise, esatte, da srotolare insieme, non chiacchiere, né la voglia di alzare il gradimento e soprattutto mettevamo a disposizione dell’amministrazione comunale tutta, dei cittadini tutti nomi, cognomi e referenze di tecnici esperti con soluzioni importanti a livello economico, di turismo manageriale, e strutturale, storico, paesaggistico e culturale, per valorizzare il centro storico, in maniera concreta, seguendo il filo della nostra proposta: il Piano Centro Storico, appunto.

Quindi, proprio alla luce di questo, il sindaco non ha avuto neanche la premura, la decenza di invitarci al convegno, visto che si parla ''di un intervento dell’amministrazione comunale'', comunque di un’iniziativa con la sua regia e non di maggioranza, minoranza, associazione, gruppo di persone, squadra di calcetto, ma neanche di chiedere un intervento ai convegni del 20 e del 21 o una piccola relazione a noi, i primi ad aver protocollato più di due interrogazioni sul centro storico, la richiesta di istituzione di una commissione comunale apposita ed un piano dettagliato al quale, seguiranno comunque sviluppi tecnici importanti.

È stata completamente snobbata la nostra partecipazione. Contenti e coglionati, dice il motto. D’altronde se ci fosse stata lealtà e collaborazione per il bene di Celleno sarebbe stato elegante, logico, giusto e doveroso, ma ovviamente così non è. Dunque cara “amministrazione comunale con pieni poteri”, caro sindaco, al prossimo consiglio comunale non perda tempo a convocarci a ratificare cose standard, da fare perché lo dice la legge e la democrazia: la legge è legge sempre, la democrazia anche. Oltre la simpatia, l’antipatia e la scaltrezza.

Detto questo, siamo felicissimi anche solo all’idea che Celleno Vecchio possa ripartire davvero dopo mille campagne elettorali. Questo, senza il minimo dubbio, è quello che conta''.






Facebook Twitter Rss