ANNO 14 n° 110
Il percorso della Macchina
Un chilometro da piazza San Sisto alla chiesa di Santa Rosa
30/08/2012 - 12:55

Il trasporto della Macchina di Santa Rosa avviene su un percorso di circa un chilometro di lunghezza, che si snoda per il centro storico di Viterbo, e prevede cinque soste. La Macchina si muove da piazza San Sisto su ordine del Capo Facchino che chiama a raccolta i suoi uomini dopo che hanno ricevuto la benedizione in 'articulo mortis'. A questo punto il Capo Facchino ripete l’ordine di “accapezzate il ciuffo”, poi chiama le file dei Facchini per raggiungere i posti assegnati. A seguire l’energica esortazione di: “…Facchini di Santa Rosa, semo tutti de ‘n sentimento ?” Il “Sì” di risposta fa tremare tutta la piazza. Allora, “sotto col ciuffo e fermi... Fermi!”, seguito dal fatidico “Sollevate e fermi. Per Santa Rosa, avanti”.

La prima sosta è a piazza Fontana Grande, dove si ha una iniziale verifica e raccolta delle sensazioni, poi si procede alla volta di piazza del Plebiscito, davanti al Palazzo Comunale e alla Prefettura, dove i Facchini, prima di appoggiarla sui cavalletti, fanno compiere alla Macchina uno o più giri su se stessa in segno di riverenza e di saluto agli ospiti che assistono al trasporto. Durante questa sosta i Facchini rendono omaggio alle autorità, Sindaco, Prefetto e Presidente dell’Amministrazione Provinciale. Nei minuti di riposo vengono tolte le “spallette aggiuntive”, per ridurre l’ingombro della Macchina che si accinge ad entrare nella parte più stretta del percorso. La formazione si riduce a 91 Facchini, dei 113 iniziali.

La terza sosta è a Piazza delle Erbe, accanto alla famosa fontana con i leoni, per poi procedere verso la quarta, davanti alla Chiesa del Suffragio: qui la costruzione luminosa è come inquadrata in una spettacolare cartolina. Il Trasporto continua lungo via del Corso e, all’altezza della ex Chiesa di S. Egidio, vengono reinserite le spallette aggiuntive.

La quinta e ultima sosta viene effettuata a Piazza Verdi, dove si ha la pausa più lunga per permettere ai Facchini di riposare prima di affrontare la parte finale del percorso, da farsi in salita e di corsa. Gli uomini che compongono la formazione aumentano di 20 Facchini addetti alle leve e altri 30-35 uomini alle corde. Si affronta quindi di corsa l’erta finale per giungere la piazzetta intitolata proprio ai Facchini di Santa Rosa, di fronte al Santuario.

E' questo il momento più delicato del percorso per il dislivello della strada. Un’ultima “girata” poi la costruzione viene posata definitivamente sui cavalletti, con la statua della Santa rivolta verso il Santuario.






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