ANNO 14 n° 110
Il museo di Vulci torna di nuovo fruibile
Riaperto il Castello dell'Abbadia, alla presenza del sottosegretario al Turismo
29/06/2016 - 16:04

MONTALTO DI CASTRO - ''Con l'inaugurazione odierna aggiungiamo un nuovo tassello al progetto relativo alla creazione di un sistema museale integrato a Vulci, formato dal museo dell'Abbadia e dai due Musei Civici di Canino e di Montalto di Castro, quest'ultimo ancora da realizzare''. È stato questo il commento del sottosegretario ai Beni e alle Attività culturali e al Turismo, Antimo Cesaro, intervenuto all'inaugurazione del Museo archeologico nazionale di Vulci, che può contare da oggi su un nuovo allestimento.

Al taglio del nastro erano presenti, oltre al sottosegretario, anche i sindaci di Montalto di Castro e Canino, Sergio Caci e Lina Novelli, nonché la Soprintendente Alfonsina Russo Tagliente.

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''Il museo, sin dalla sua prima istituzione a sede della Soprintendenza archeologica, nel 1975, è divenuto vero e proprio presidio di legalità contro i cosiddetti 'tombaroli' in azione nella Maremma laziale. Lo testimoniano i numerosi 'spiedi' – attrezzi in ferro atti a saggiare il terreno, requisiti agli scavatori clandestini – che si trovano nel cortile del Castello dell'Abbadia'' ha spiegato Cesaro.

Il nuovo allestimento del museo è stato pensato per un pubblico diversificato: adulti, bambini, disabili, studenti e specialisti potranno soddisfare la propria curiosità, grazie ad un apparato didattico semplice e comprensibile, senza rinunciare all'esaustività, che ripercorre nei secoli la vita quotidiana degli Etruschi di Vulci. Fra le novità anche due istallazioni multimediali – che hanno lo scopo di mostrare ad un pubblico di non addetti ai lavori l'attività che gli archeologi svolgono sul territorio, dallo scavo al recupero dei reperti – ed una App che inserirà Vulci fra le mete di viaggio da proporre ad un pubblico internazionale.

''Il museo – ha concluso il sottosegretario – si pone come ponte fra la storia antica di Vulci, che affonda le proprie radici nel passato etrusco ed il presente, che vede protagonisti comunità locali e territorio nella condivisione di un progetto di sviluppo, partecipato e sostenibile''.

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