ANNO 14 n° 114
Giovedì web Il lato oscuro di internet
>>>>>>> di Samuele Coco <<<<<<<
21/08/2014 - 00:38

di Samuele Coco

VITERBO - Quando si parla di internet il pensiero della maggior parte delle persone va subito a Google e ai suoi svariati usi. La navigazione priva di motori di ricerca, come quello di Google, sarebbe alquanto scomoda per tutti noi utenti. Per questo motivo, è facile credere che i motori di ricerca siano in grado di mostrare risultati provenienti da tutto il mondo del web, ma le cose non stanno così.

Il web non è solo quello che conosciamo, ma ne esiste una versione più nascosta, e oserei dire più pericolosa, chiamata Deep Web. La maniera migliore per comprendere cosa sia il Deep Web è pensare ad un iceberg: tutto quello che si vede è solo la parte esterna, tutto il resto, ovvero la parte non emersa, è possibile solo immaginarla. Google rappresenta la parte visibile dell’iceberg, che se pur di dimensioni notevoli, non è niente in confronto alla parte sommersa.

Il Deep Web è una mole incredibile di materiale. Da pagine ad accesso riservato come mail e home banking a siti dedicati al commercio di armi, droga ed esseri umani, da raccolte di studi scientifici e documenti governativi top secret fino a siti pedopornografici o per commissionare omicidi. In questo universo esiste un solo modo per pagare: usare bitcoin, la moneta virtuale accettata praticamente da tutti perché difficile da tracciare e dal tasso fluttuante.

Per accedere a questo mondo nascosto bisogna munirsi di particolari programmi in grado di rendere sicura la connessione e, vista la mancanza di motori di ricerca, bisogna affidarsi al passa parola degli utenti all’interno di specifici forum. Inoltre, l’enorme controllo che le polizie postali di tutto il mondo applicano su questo tipo di siti, rende ancor più difficile riprendere i contatti con chiunque navighi nel del Deep Web.

Muovendosi tra queste strane pagine, però, non ci si imbatte solo in siti che sono in grado di offrire praticamente tutto quello che va contro la legalità. Questa parte del web è l’ambiente ideale per la diffusione di tutte quelle idee che hanno una forte componente complottistica. Il Deep Web è pieno di sette pseudo religiose, ordini di “illuminati” e autori di ricerche alternative a quelle convenzionali che, secondo questi studiosi, sono state rifiutate in quanto ''rappresentano una minaccia per gli interessi delle lobby del potere''.

Vista la presenza di questo folto sottobosco di informazioni, anche il New York Times ha deciso di inserire una pagina all’interno del Deep Web, per consentire a chiunque di fare segnalazioni anonime. Questa sorta di antenna che il prestigioso giornale ha voluto installare in un ambiente così oscuro, è la testimonianza del fatto che questa rete non è solo il covo dell’illegalità, ma rappresenta un ambiente totalmente libero da filtri in esprimere i propri pensieri, persino i più rivoluzionari.

Il Deep Web non può essere considerato né buono né cattivo: è semplicemente una sorta di periferia del mondo della rete, nella quale bisogna tenere gli occhi aperti, e non solo per evitare i pericoli, ma anche per riconoscere la genialità delle idee che vi circolano.





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