ANNO 14 n° 111
Il Gip convalida l'arresto di padre Dino
Il religioso, sottoposto all'interrogatorio di garanzia, ha respinto oggi accusa
Ha dichiarato che deteneva le immagini pedopornogrifiche per motivi artistici
24/05/2015 - 13:56

VITERBO - Resta rinchiuso in una cella del carcere romano di Regina Coeli padre Placido Greco, da tutti chiamato padre Pino. Il giudice per le indagini preliminari di Roma, al termine dell'interrogatorio di garanzia, ha convalidato l'arresto del sacerdote per detenzione di materiale pedopornografico.

Davanti al magistrato ha rigettato ogni accusa. Si è giustificato del materiale pedopornografico sequestrato nel suo appartenente(oltre 1700 immagini hard con minorenni maschi e femmine) con non meglio specificati motivi artistici e ha negato di aver adescato e quindi avuto rapporti sessuali con minorenni. Ma le prove a suo carico raccolte dagli investigatori sono state ritenute sufficienti dal Gip per convalidare l'arresto.

Padre Grego, appartenente alla Congregazione dei figli di Maria Immacolata, è stato arrestato dalla Polizia Ferroviaria nell'ambito dell'operazione Meeting Point, che ha smantellato una rete di sfruttamento della prostituzione minorile che aveva l'epicentro nella stazione Termini di Roma.

Era lì, secondo gli inquirenti, che padre Dino e altri insospettabili clienti, adescavano minorenni tra i tredici e i diciassette anni, quasi tutti rom. E sarebbe stato proprio un minorenne rom a condurre la polizia fino all'abitazione di padre Dino. ''Mi ha dato 50 euro - ha raccontato il ragazzino agli inquirenti - per portarmi a letto a casa sua''.

I difensori di padre Dino, che celebrava le messe domenicali a Vallebona e Montecalvello, due piccole frazioni di Viterbo, valuteranno nei prossimi giorni se ricorrere al tribunale del riesame per ottenere la sua scarcerazione.





Facebook Twitter Rss