ANNO 14 n° 114
Il fotoracconto - L'agonia delle ex Terme Inps in diciassette scatti
24/09/2014 - 02:22

VITERBO - Si chiamavano ''Terme dei lavoratori'' ed erano uno dei più grandi stabilimenti termali pubblici d'Europa. Ventuno anni fa furono dismesse dall'Inps, che le avevano gestite fin dall'istituzione. Da allora, la riapertura dell'impianto è stata parte integrante di tutti i piani di sviluppo della Tuscia elaborati da sindacati, associazioni di categoria e dei programmi elettorali di tutti i partiti. Ma guardate, nei diciassette scatti di Daniele Veglianti e Alberto Scaglietta, allievi del corso di fotografia professionale diretto da Lietta Granato come è ridotto: un vero e proprio monumento alle occasioni perse, all’incuria, alla trasandatezza e, soprattutto, all’incapacità di una visione alta e grande di sviluppo della città da parte delle classi politiche ed imprenditoriali che si sono succedute negli ultimi 20 anni.

Nel 2005, a 13 anni dalla chiusura, con un emendamento alla legge finanziaria dello Stato, lo stabilimento ex Inps fu assegnato al 100% e ''senza oneri'' al Comune di Viterbo. Ma la Regione Lazio, guidata da Francesco Storace, reclamò a sé il controllo dell'impianto. A fine 2006, il Comune di Viterbo presentò ricorso al Tar contro le pretese regionali e ottenne parzialmente ragione. I giudici amministrativi stabilirono infatti che la Regione non poteva attribuirsi l'esclusiva titolarità dello stabilimento.

Da allora e fino all’estate 2011, la vicenda è rimasta impantanata nei sabbiosi cassetti della giunta regionale, mentre Palazzo dei Priori stava a guardare. Finalmente, nel luglio 2011 fu trovato un accordo salomonico: Regione e Comune si accordarono per spartirsi al 50% l’impianto. L’intesa fu formalizzata il 22 dicembre successivo con la firma della transazione da parte del sindaco Giulio Marini e dell’assessore regionale al Patrimonio Fabio Armeni.

Il documento prevedeva che, entro gennaio 2012, fosse costituzione di una società a responsabilità limitata cui assegnare le ex terme Inps. La Srl, a sua volta, avrebbe dovuto indire una gara d'appalto a livello europeo per la gestione dello stabilimento. Inutile dire che finora tutto è rimasto al palo. Ora, qualcosa sembra finalmente muoversi. Il bando europeo è pronto e sta per essere esaminato dalla commissione competente. E poi....





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