ANNO 14 n° 114
Il cuore di Rosa attraversa la città
Una folla di gente ha accolto la tradizionale processione del 2 settembre
02/09/2015 - 19:24

VITERBO - Oltre trecento figuranti per le vie del centro, tutti rigorosamente vestiti con abiti d'epoca. Come da tradizione, il trasporto di Santa Rosa previsto per domani sera è stato preceduto oggi dal corteo storico di Viterbo, pronto a sfilare per le vie cittadine in occasione della processione del cuore della piccola patrona.

Una sequela di tamburini, chiarine, milizie, corazzieri, guardie svizzere, cavalieri di Marta e magistrati, seguiti da sindaco, assessori e carabinieri. In totale 110 i figuranti in marcia, per un totale di 310 se si sommano rosine e boccioli.

A rendere possibile la sfilata, il lavoro dei collaboratori delle clarisse che, nel corso dell'anno, si occupano dei vestiti, riposti nelle stanze del monastero in ordine temporale.La sfilata rinnova l'antica usanza secondo la quale le autorità cittadine e il clero rendevano omaggio alla Santa patrona, così come stabilito con una delibera risalente al 1512 dal Consiglio dei Quaranta, in ricordo della traslazione del corpo di Santa Rosa. Ad essere portato in processione dal 1921, poi, è il cuore della giovane Santa, che è stato prelevato dal suo corpo a seguito della ricognizione effettuata nello stesso anno e che ancora oggi è conservato integro nel reliquiario donato da Papa Pio XI.

Gli oltre trecento figuranti hanno sfilato per il Corso, attraversando il quartiere medievale fino alla cattedrale di San Lorenzo. sul sagrato del Duomo San Lorenzo il vescovo di Viterbo, monsignor Lino Fumagalli ha letto il messaggio rivolto ai facchini, alle autorità e ai cittadini, poi i facchini, capitanati dal presidente del Sodalizio Massimo Mecarini hanno preso il cuore di Santa Rosa per riportarlo al santuario attraversando via San Lorenzo, via Cardinal La Fontaine, via delle Fabbriche, piazza Fontana Grande, via Cavour, piazza del Plebiscito, via Ascenzi, via Marconi, piazza Verdi, via Santa Rosa.

La processione si è conclusa sul sagrato del Santuario con la parola e la benedizione del vescovo di Viterbo Lino Fumagalli.

Fotoservizio di Francesco Moscetti





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