ANNO 14 n° 110
Il corpo a disposizione della Procura della Repubblica
Entro oggi potrebbe essere disposta l'autopsia su don Giampaolo Manca
21/10/2014 - 00:00

VITERBO - Addolorato e attonito, don Giuseppe Curre, parroco di Santa Maria della Grotticella, la parrocchia cui è annessa la chiesa di San Sisto, respinge con cortesia ogni richiesta di commento sul suicidio di don Giampaolo Manca. ''E' un momento di grande dolore per tutto il presbiterio viterbese - dice -, non ho altro da dire se non che dobbiamo raccoglierci in preghiera e nel silenzio''. Don Curre non sa quando saranno celebrati i funerali del don Manca. ''Credo - spiega - che la Procura della Repubblica non abbia ancora autorizzato la restituzione del corpo''.

In effetti, entro oggi potrebbe essere disposta l'autopsia per accertare le cause del decesso, anche se non ci sarebbero più dubbi sul fatto che il sacerdote, da tempo afflitto da una severa forma di depressione, si sia tolto la vita ingerendo una forte dose di psicofarmaci di cui faceva uso per curare la malattia. Nella sua abitazione, attigua alla chiesa di San Sisto, gli inquirenti avrebbero trovato una o più confezioni di medicinali vuote.

Il medico legale che ha ispezionato il cadavere avrebbe stabilito che la morte sarebbe avvenuta diverse ore prima del ritrovamento del corpo, avvenuto ieri mattina.

Originario della Sardegna, diocesi di Ales Terralba, don Manca era giunto a Viterbo una decina di anni fa. E' stato per alcuni anni parroco di Sipicciano. Incarico che aveva lasciato l'anno scoro per il sopraggiungere della malattia. Da allora si era trasferito a Viterbo, nella chiesa di San Sisto, appunto, e continuava a insegnare presso l’Istituto Teologico San Pietro.

Ieri pomeriggio sono giunti a Viterbo i familiari di don Manca.





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