ANNO 14 n° 114
''Il Comune revochi concessione sala regia a Casapound''
L'intervento di Usb
08/12/2019 - 13:36

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo.

''Il razzismo non deve entrare nelle istituzioni: l’Usb esorta il Comune di Viterbo a revocare la concessione della sala Regia ad un gruppetto neo fascista. 

L’amministrazione di Viterbo ha concesso uno spazio all’interno del palazzo comunale ad un gruppetto fascista, noto sul territorio per episodi di grave violenza e intimidazioni, alcuni dei relatori sono peraltro inquisiti proprio per questi atti. 

Ben sappiamo che questa sarà l’ennesima occasione di fomentare odio razzista nei confronti dei migranti che raggiungono il suolo italiano, ignorando i dati reali che mostrano come gli stranieri contribuiscano al 9% del pil nazionale.

Nessuna voce patriottica si è levata per denunciare come i datori di lavoro italiani sfruttino i migranti nelle campagne e nelle serre viterbesi per più di 12 ore al giorno per poche decine di euro.

Eppure è davvero difficile non vedere i lavoratori che mattina e sera si recano nella campagne. 

I due episodi gravissimi di aggressione avvenuti nella Tuscia non vanno considerati solo come il frutto sporadico di criminali, ma come il risultato di un clima che fa ricorso alla supremazia etnica.

Non possiamo dimenticare le dichiarazioni che spiegavano la presenza di degrado e povertà a Viterbo incolpando migranti e cittadini stranieri.

Quali sono le intenzione dell’amministrazione?

Solo pochi giorni fa questa parlava giustamente di antiviolenza e oggi concede legittimità istituzionale a gruppetti che, per loro stessa dichiarazione, sono neo fascisti.

Ricordiamo che le istituzioni, nel rispetto della Costituzione, sono obbligate a tutelare tutti gli individui senza distinzioni etniche, religiose o economiche.

L’Usb Viterbo continua a lottare sul territorio, insieme a tutti gli individui, perchè lo sfruttamento non ha colore nè nazione. L’unica costante è l’infamia e la miseria di coloro che schiavizzano, sfruttando il bisogno delle persone e di coloro che discriminano, sfruttando l’etnia delle persone.

Intimidazioni, provocazioni e violenze non sono un attacco ad un singolo, ma all’intera città.

E’ necessario che l’intera città risponda. Il fascismo non passerà, né a Viterbo né in Italia''.

Elisa Bianchini, Usb Viterbo






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