ANNO 14 n° 88
Il Comune mette in vendita la scuola primaria... anzi no
L'associazione A Testa Alta critica l'operazione, confusa replica dell'Amministrazione
23/04/2019 - 07:04

CAPRANICA – Il Comune mette in vendita la scuola primaria. L’edificio è inserito nel piano di alienazioni e valorizzazione degli immobili comunali per il 2019, approvato in consiglio comunale nei giorni scorsi. Un’operazione che a detta del Comune consentirà una valorizzazione dell’immobile e sarà portata a compimento dopo che sarà realizzata la nuova scuola che avrebbe già ottenuto i fondi pubblici per la costruzione. Tempi e termini dell’operazione hanno fatto però arricciare il naso a qualcuno.

L’associazione A testa Alta, nello specifico, ha sollevato una serie di perplessità non già sulla costruzione della nuova scuola ma sui tempi in cui è stata messa in vendita/non vendita la scuola e sul cambio di destinazione d’uso a cui andrà incontro l’immobile. Ne è nato uno scambio di “opinioni’’ tutto sui social.

Il Comune, rispondendo all’associazione, ha spiegato che  ''la scuola elementare è stata inserita già nel 2014 nel piano delle “Alienazioni e Valorizzazioni” poiché questo era un requisito essenziale per poter accedere ad un finanziamento del Miur e per la costruzione di una nuova scuola''. L'amministrazione ha aggiunto che ''la necessità di questo finanziamento è stata poi superata dall’ottenimento del finanziamento statale per la realizzazione della Scuola Media Innovativa e quello regionale con il quale tra pochi mesi restituiremo ai nostri giovani studenti un istituto sicuro, moderno e accogliente, del quale siamo orgogliosi’’.

Un passaggio un po' confusionario nella parte in cui si parla della realizzazione della scuola media innovativa mentre quella in vendita è la primaria. E se la scuola primaria è stata inserita nel piano delle alienazione 2014 per accedere al finanziamento, perché inserirla nuovamente in quello 2019 se quel finanziamento è superato?

L’associazione dal canto suo rileva che  ''l’inserimento degli immobili nel piano di alienazione ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile'' e quindi la scuola elementare ''è suscettibile di valorizzazione o dismissione dal 2014''.

Altro nodo della questione è la destinazione d’uso sulla quale l’associazione incalza il Comune. ''La destinazione d'uso che avete scelto – dice A Testa Alta - pur potendo mantenere l'uso pubblico, sarà b1 di completamento (che vuol dire abitazioni o negozi)''.

Favorevole all’ipotesi di valorizzazione, ma non a negozi e abitazioni, l’associazione avanza la sua proposta: ''Ci permettiamo di proporre una conversione dell'immobile al primo polo museale e ambientale legato anche alla nocciola romana, fiore all'occhiello del nostro territorio. Immaginiamo l'utilizzo ad esempio della struttura per esposizione didattica della storia della coltura della nocciola, in partnership con la cooperativa delle nocciole e la Dolciaria Cimina e per laboratori sullo studio dell'impatto ambientale dei fitofarmaci sulle nostre terre. Questo manterrebbe la natura pubblica e sarebbe un attrattore turistico reale, collocato sulla Cassia all'inizio del centro storico''.






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