ANNO 14 n° 114
''Il Comune ha scelto di non fare niente contro la mafia''
16/04/2019 - 21:26

Riceviamo e pubblichiamo da Luisa Ciambella

VITERBO - Sulla presenza della mafia a Viterbo e la preoccupante realtà fatta di intimidazioni, ricatti e violenza emersa dall’indagine della Dda di Roma e del Comando provinciale dei Carabinieri, abbiamo chiesto alla maggioranza di fare un passo in avanti rispetto al consiglio comunale straordinario che si è svolto a febbraio, ma così non è stato.

In quella occasione prendemmo tutti atto che fosse necessario intervenire dal punto di vista educativo e culturale sul tema. In particolare, nelle scuole, a fianco degli imprenditori e dei commercianti. Stamattina invece i consiglieri comunali del centrodestra hanno preferito non dare continuità a quell’impegno respingendo un emendamento del gruppo del Pd che chiedeva di avviare una campagna di sensibilizzazione tra la popolazione e l’attivazione di uno sportello protetto per le vittime. Prima ci hanno detto di voler riflettere sull’argomento, approfittando di una pausa; poi, al rientro in aula, attraverso lunghi panegirici e astruse giustificazioni, ci hanno risposto che anche loro sono contro la mafia, ma che non si può ridurre l’argomento al voto su un singolo emendamento. L'intento, ovviamente, non era questo.

L’esigenza di iniziative come la nostra, è invece quanto mai urgente. Registriamo con forte preoccupazione che in città, rispetto a certe tematiche, tra la gente, prevale ancora la paura. E quando si insinua la paura è necessario che le istituzioni reagiscono, passando dalle parole ai fatti. Non basta dire che non ci pieghiamo e che Viterbo non si sottomette. Purtroppo c’è chi è stato costretto a farlo. E non possiamo sapere se in questo preciso momento ci sia qualche altro cittadino nella stessa situazione.

La preoccupazione che sento di condividere è che in questa provincia, sulla debolezza delle Istituzioni e dei valori, il diritto sia scambiato per concessione. Mai convinzione fu più sciagurata e foriera di una metamorfosi della società che non può che soccombere e arrivare ad accettare passivamente qualsiasi cosa. Quindi alle parole devono seguire i fatti.

Su questo siamo stati disponibili a sospendere la seduta del consiglio per dare al centrodestra tutto il tempo che serviva a riflettere. Dalla risposta che abbiamo ricevuto si capisce però che nella maggioranza devono aver perso anche quel barlume di ragionevolezza di cui pensavamo fossero dotati.

 






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