TARQUINIA - Il comitato dei pendolari di Tarquinia e Montalto alza la voce per chiedere il potenziamento dei collegamenti ferroviari da e per Roma e servizi adeguati nelle stazioni. Il comitato, che si è costituto da un paio di mesi ed è presieduto da Flavia Sigona, è deciso a sensibilizzare l'opinione pubblica per ottenere collegamenti regolari e frequenti, confortevoli, sicuri e accessibili a tutti.
Oggi, nella fascia oraria 10.30-14.30 c'è solo un autobus che porta a Civitavecchia. Solo che lì non ci sono poi treni per Roma. Il comitato lamenta lo scarso numero di corse, non adeguato al bacino d'utenza. Basti pensare che ci sono treni dove non ci si riesce neanche a sedere, vedi il convoglio che parte alle 18.12 da Termini. Fino a Ladispoli è quasi matematico fare il viaggio in piedi.
Da qui la richiesta di aiuto ai sindaci di Montalto e Tarquinia. Ma se il primo cittadino di Montalto di Castro, Sergio Caci, si è detto pronto a organizzare un incontro con i rappresentanti del Comitato per affrontare le questioni, il collega di Tarquinia Mauro Mazzola ha provveduto ''a dare in concessione la sala della biblioteca alla Barriera per l’assemblea del 4 febbraio'', ribadendo con una nota ''il sostegno ad ogni iniziativa proposta purché civile, utile e necessaria e non finalizzata a scopi politici o di lucro''. Parole che hanno creato qualche mal di pancia tra i pendolari.''La cosa che dà particolarmente fastidio -spiegano i pendolari- è il fatto che, mentre il sindaco di Montalto di Castro ha quantomeno manifestato un interesse nel cercare di capire le criticità, il sindaco di Tarquinia appare del tutto disinteressato. Eppure le stazioni versano in condizioni indecenti: a Tarquinia ad esempio non c’è un bar né una biglietteria. I disagi che noi viviamo ogni giorno sono tanti, e meritano attenzione oltre che risposte concrete ed immediate''.