ANNO 14 n° 89
Il Civitafestival inaugura l'apertura dell'Anfiteatro Falerii Veteres
Serena
15/07/2015 - 15:09
di Serena D'Ascanio

Civita Castellana - Questa sera alle 21.30, in occasione del Civitafestival, verrà inaugurato l'Anfiteatro Falerii Veteres, spazio sistemato decorosamente dopo anni di disuso, regala una meravigliosa vista del Forte San Gallo, zona Belvedere, Monte Soratte, una cornice perfetta per la messa in scena del Minimal Musical.

Si tratta di una serie di eventi social-sentimentali che vengono vissuti da una scarmigliata ragazza alle prese con le proprie aspirazioni professionali e sempre un po’ distratta dalla bellezza delle stupidaggini, dall’ironica autocensura e dal fascino degli sconosciuti.E’ un racconto dove sono le canzoni originali a costituire il tessuto narrativo e il pubblico a costruire l’immaginario, i personaggi, i luoghi, i salotti, i capitoli, le stazioni. Protagonista una ragazza. I diversi personaggi che incontra, con cui parla, i consigli che riceve, le sbronze, i sogni notturni, le supposizioni, gli approcci sono tradotti in musica.

Un Musical insomma, ma molto Minimal, necessariamente Minimal perché non c’è lo sfarzo o l’occhio di bue, non ci sono scalinate e ballerine muscolose, costumi e lucidalabbra. C’è solo una protagonista, una giovane donna e la sua voce che ci accompagna. C’è la fine di una grande storia d’amore e la ricerca di una nuova. C’è una nonna triste di essere quasi arrivata alla fine della vita, c’è un ambiente di lavoro frustrante e ostile ma un collega curioso e simpatico, ci sono le sbronze da noia, il continuo tentativo di accoppiarsi felicemente, c’è un’inutile esitazione sul concedere un bacio, c’è la zona onirica piena di desideri sommersi, un attaccabottoni, un intermezzo allegorico animalistico e la voglia di andarsene dall’Italia, non per cambiare paese, ma solo per farsi un giro all’estero, rifarsi gli occhi, le orecchie e un po’ di autostima.

C’è una ‘Lei’, un ‘Lui’, ‘L’ex’ e tanti altri personaggi. Margherita Vicario racconta di aspirazioni professionali, ambizioni artistiche che si intrecciano ad esperienze affettive e sentimentali, a delusioni e rinascite, alla pigrizia e alla fantasia.

Nel pomeriggio, alle ore 18.30, l’esposizione delle opere di Alfredo Anzellini ci impone la riflessione sulla natura stessa di una delle forme più significative di “narrazione” moderna e contemporanea: la fotografia. Le fotografie di Anzellini sono prive di oggetti e di soggetti, esse esibiscono solo il loro apparire rivelando e disvelando il ruolo e la funzione esclusiva che la luce ha nel farsi foto-grafia. 

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