ANNO 14 n° 89
Il cinema di qualità irrompe in biblioteca
Presentato il progetto nato dalla collaborazione tra Regione e Anac
02/03/2016 - 14:04

di Nicola Savino

VITERBO - Il cinema entra di prepotenza nelle biblioteche. Per ora del Lazio, ma il progetto, elaborato dalla Regione e dall'Anac (Associazione nazionale autori cinematografici) ha già riscosso apprezzamenti oltre che richieste di estenderlo in altre zone d'Italia. L'iniziativa si chiama semplicemente 'Cinema nelle biblioteche' e coinvolge 16 strutture bibliotecarie regionali, suscitando le rimostranze e le proteste di chi per ora è stato escluso. Nella Tuscia sono 4 le istituzioni interessate: Biblioteca Consorziale di Viterbo e quelle comunali di Canepina, Soriano nel Cimino e Vignanello.

Stamattina , primo assaggio per un gruppo di studenti che hanno potuto assistere alla proiezione di 'Biagio', un film di Pasquale Scimeca, presente anch'egli a Viterbo. ''La cosa non va interpretata - spiega l'assessore regionale alla cultura e alle politiche giovanili - come una maniera per non andare a scuola ed evitare l'interrogazione. E' umano, ma non basta: è piuttosto un modo altro per apprendere e accrescere il proprio bagaglio culturale''. Paolo Pelliccia, commissario straordinario, è il solito fiume in piena:''Questo progetto - sottolinea - è una maniera intelligente e produttiva per coinvolgere maggiormente le biblioteche nelle politiche culturali. Un ottimo spot per il cinema, ma anche un ottimo veicolo promozionale per le strutture come la nostra che diventano punto di riferimento per diffondere film, altrimenti visti da pochi. Perché qui stiamo parlando di cinema di qualità che difficilmente e raramente riesce ad entrare nei circuiti commerciali che hanno altre esigenze, soprattutto economiche, e che quindi non possono permettersi di programmare pellicole destinate ad un pubblico diverso e decisamente più selezionato''.

''Sono convinta - aggiunge l'assessore Lidia Ravera - che siano necessari sgravi fiscali per chi investe in cultura e anche per chi adibisce e mette a disposizione luoghi per la cultura. Che prima di produrre profitti, produce felicità. Personalmente amo le biblioteche e amo il cinema: un connubio che funziona a perfeziona e che permetterà a mio avviso anche di superare in qualche modo la crisi che attanaglia le sale cinematografiche: solo a Roma ce ne sono 40 e stanno andando in malora. Portando i film in luoghi come questi, permettiamo soprattutto ai giovani un maggiore coinvolgimento e diamo anche la possibilità di allungare la vita media di film di qualità, purtroppo costantemente esclusi dai circuiti delle multisale''.

Per Alessandro Rossetti, consigliere di Anac e direttore artistico della rassegna, questa è la strada giusta perché ''coniuga entusiasmo, passione e dedizione. Stiamo riportando in vita una tradizione culturale ormai dimenticata come il cineforum: si vede il film in compagnia, tutti insieme (e quindi c'è anche una funzione di aggregazione) e poi si ha la possibilità di dialogare con l'autore. Nel Lazio raggiungiamo 16 strutture, in tutta Italia potremmo arrivare senza particolare difficoltà a 400-500 luoghi della cultura''. ''Per noi registi - interviene Pasquale Scimeca - la cosa importante è che i nostri lavori siano visti dal maggior numero possibile di persone. Sono pellicole spesso finanziate dallo Stato: per legge c'è l'obbligo di depositare una copia presso la cineteca nazionale, perché non estendere questa possibilità depositando copie per il circuito bibliotecario? Le istituzioni e la politica hanno il dovere di incentivare queste iniziative. I costi sono praticamente nulli e i risultati notevoli''.

L'occasione rappresenta anche la possibilità di inaugurare le sale della Biblioteca dello spettacolo, ''creata - spiega Pelliccia - attraverso i contributi derivanti dal fondo di Roberto Rossellini, attraverso l'azione del figlio Renzo, e di Maurizio Scaparro, ai quali si aggiunge il significativo contributo di Carlo Maria Puglisi Alibrandi. Ci sono sezioni dedicate al teatro, alla danza, al cinema, alla scenografia. Un altro tassello di qualità per un asset fondamentale per la città di Viterbo qual è appunto il Consorzio Biblioteche''. Con un aneddoto svelato: ''Un ignoto benefattore -conclude Pelliccia - ha spontaneamente donato le attrezzature per la saletta cinema. E mi ha detto proprio stamattina che questo è solo l'inizio...''.

Il prossimo appuntamento è sabato alle 17 a Canepina con ''Benur'' di Massimo Andrei; una settimana dopo ''Seven Little Killers - Eppideis'' di Massimo Andreolli: entrambi i registi saranno presenti alle proiezioni. Sabato 2 aprile a Vignanello ''Aquadro'' di Stefano Lodovichi. Le scuole superiori coinvolte sono Buratti, Ragonesi, Orioli, Savi, Santa Rosa, il Centro di formazione professionale provinciale e il Cpia (Centro provinciale istruzione adulti).





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