ANNO 14 n° 111
Il Centro Benedetti e i 40 anni di partecipazione alla Mostra Mercato Macchine Agricole
Il Presidente Paolo Giorgi consegna una targa di riconoscimento
07/05/2015 - 16:55

Tarquinia - A conclusione della soddisfacente riuscita della 66° edizione della Mostra-mercato delle macchine agricole, il presidente dell’organizzatrice associazione “Pro Tarquinia”, Paolo Giorgi, ha consegnato al “Centro Benedetti”, nella persona del suo titolare Enrico, una targa-ricordo a testimonianza degli oltre 40 anni di partecipazione della ditta, quale espositrice, alla manifestazione tarquiniese. Il riconoscimento non ha però sopito la nota vis polemica, peraltro sempre muovente da storture ed incongruenze incontestabili, dell’imprenditore cittadino. Il quale, rimasto sempre immune, dopo le sue prese di posizione sulla stampa, da repliche, confutazioni e smentite, questa volta ha puntato l’attenzione sul tema dei parcheggi, avendo appreso che il loro apprestamento (si fa per dire) e gestione costituiscono iniziativa a sé stante e del tutto disgiunta, anche sotto i profili finanziari, della sicurezza etc., dalla fiera, dalla quale trae origine ed al cui servizio opera. Nella mia vita lavorativa -precisa Benedetti- sono intervenuto a decine di primari poli fieristici, anche all’estero, ma mai ho avuto percezione che i parcheggi auto formassero un’entità avulsa e distinta rispetto ad essi, anziché un tutto organico e funzionale. Per tornare alla realtà locale, una delle conseguenze è stata che alcuni miei clienti, dopo esser stati tosati alla grande sulla via d’accesso, per dei posti in mezzo ad un campo, hanno poi impiegato ore per raggiungere il mio stand a pedagna. Com’è possibile –finisce con il chiedersi Benedetti – che si prescinda da un’unica direzione organizzativa ed ognuno proceda a ruota libera, come appunto nel ricco business dei parcheggi, attento solo al proprio “particulare”? E non sembra, a chi dovrebbe comunque sovraintendere al miglior funzionamento dell’evento, sopratutto nelle sue implicazioni di carattere generale, di dover porre un minimo d’ordine e ristabilire seri criteri di unitarietà, razionalità ed efficienza? Se, al contrario, vogliamo distinguerci ad ogni costo dagli altri, ebbene questa è precisamente la strada giusta da percorrere.






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