ANNO 14 n° 116
Il bilancio secondo la giunta Michelini
Pił tasse ma non per tutti i viterbesi
Aumentano Irpef e Tasi, ma sgravi per le fasce deboli. Un obolo anche dai turisti
21/07/2014 - 14:05

VITERBO – Sarà pure, come vuole il gergo della politica, “l’atto più importante di un’amministrazione”, ma questa prima manovra di bilancio della giunta Michelini deve comunque partire da un presupposto: la pressione fiscale nei confronti dei cittadini verrà alzata. Le tasse, verranno alzate. Magari poco, magari per ragioni condivisibilissime (e indipendenti dalla volontà di Palazzo dei priori), magari senza accanimento – dicono loro – sulle fasce più deboli. Però verranno alzate.

Così stamani, nella conferenza stampa di presentazione del provvedimento che passerà dalle commissioni per poi arrivare in consiglio comunale dalla prossima settimana (martedì 28 la prima seduta), il sindaco Michelini e la donna dei conti della sua squadra, la vicesindaco Luisa Ciambella, hanno provato a spiegare la genesi e i motivi che hanno portato al parto, un parto dapprima contestato anche all’interno della maggioranza e poi, infine, accettato grazie all’intervento “di garanzia” dello stesso primo cittadino.

“Vogliamo evidenziare tre aspetti essenziali che hanno portato a questa soluzione – ha detto Michelini – Intanto, la spending review, l’esigenza di tagliare laddove possibile anche nella macchina dell’amministrazione e nell’unica partecipata in bonis, cioè la Francigena. Poi, l’intenzione comunque di tutelare le fasce sociali più deboli, in un territorio che secondo i dati del Sole 24 Ore ha accusato di più gli effetti della crisi. Terzo, ma non ultimo, la volontà comunque di non giocare soltanto in difesa ma cercare anche di creare occasioni di sviluppo economico e di occupazione. Il tutto, da conciliare con la parte tecnica del bilancio, quasi sette milioni di euro da coprire a causa dei tagli ai trasferimenti statali, che dobbiamo recuperare attraverso la Tasi”. Con la possibilità di fare quegli investimenti e quella programmazione che il Comune non era riuscito a fare l'anno scorso, visto che il bilancio fu approvato soltanto a novembre e in mezzo ci fu il passaggio da Marini a Michelini.

Dunque, Tasi al 2.2 per mille: “Dopo sforzi sovrumani – sottolinea Ciambella – perché abbiamo fatto di tutto per tutelare la prima casa, come valore, specie nelle fasce di reddito fino a 18mila euro. In pratica è la stessa cifra del 2011, con un aumento rispetto alla vecchia Ici di 7.2 euro per le rendite catastali di 500 euro, ma un risparmio di 49 euro per le rendite di 700 euro. Anche per le seconde case siamo rimasti sotto la soglia massima (l’aliquota viterbese sarà del 1.2 per mille)”. Aliquota a metà (0.70) anche per commercianti, industrie e artigiani, con le nuove aperture in centro storico che per il primo anno non pagheranno la tassa sui rifiuti. E la semplificazione, visto che Imu e Tasi si pagheranno con un solo modello F24, per la gioia dei commercialisti.

E l’Irpef di un punto permiliare, anche qui con attenzione per le fasce deboli, famiglie a basso reddito con prole a carico (non pagano), single con ventimila euro di reddito l’anno (“Pagheranno l’equivalente di un caffè al mese”, assicura Ciambella).

Altra tassa, quella di soggiorno, che per fortuna non riguarda i viterbesi, ma i turisti: da uno a tre euro a persona, in attesa della delibera, “con risorse – promette il sindaco – che saranno destinate al settore turistico e culturale, affinché il sistema cresca e diventi competitivo con le altre realtà italiane ed europee”.

Michelini e la sua vice assicurano che questo bilancio serve a coprire il buco di esattorie e quello delle varie partecipate. Accantonare fondi oggi per pagare meno domani, visto che prosegue l’attività di recupero di vecchi fondi, la gestione più intelligente degli affitti e altro. Ci sarà da sacrificare la farmacia comunale de La Quercia, che perde e che con la sua vendita porterà secondo le stime un milioni di euro nelle casse di Palazzo dei priori. “Il personale verrà riorganizzato in armonia con l’altra farmacia comunale di Santa Barbara, che sarà implementata e arricchita, con orario di 18 o 24 ore al giorno e diventerà un vero servizio pubblico”, ha detto il sindaco.

“Questo bilancio – ha concluso la Ciambella – è uno spartiacque. Per criteri, trasparenza, e certezza”. Che si riserva altri dettagli per i prossimi giorni.






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