ANNO 14 n° 109
I tifosi: ''Vogliamo chiamarci Viterbese''
I supporters gialloblu sotto la curva nord il giorno dopo l'arrivo di Camilli
29/06/2013 - 13:01

di Domenico Savino

VITERBO – I cori, i fumogeni, le bandiere, gli striscioni. E’ sabato mattina, ma è ''come se fosse sempre domenica'' perché così cantano i tifosi della Viterbese. Il day after la rinuncia allo stadio da parte della vecchia società è il giorno in cui i volti sono più sereni, la tensione va scemando dopo settimane in cui si brancolava nel buio e non c’era futuro per la Viterbese. I tifosi si danno appuntamento alle 11 allo stadio Rocchi sotto la curva nord, il loro tempio del tifo. E’ una manifestazione che era nata inizialmente con l’intento della protesta e che invece da ieri pomeriggio è un modo per ritrovarsi, per guardarsi negli occhi per, gridare l’orgoglio di essere viterbesi.

Appunto la viterbesità: quella che per motivi “federali” al momento è negata in quanto sono scaduti i termini per il cambio di sede sociale. Allo stato attuale sarà la Castrense a giocare a Viterbo e non ci potrà essere il nome Viterbese. I tifosi lo sottolineano: appoggiano l’arrivo di Camilli “che ci consentirà di fare i tifosi nel vero senso del termine dopo che per un anno siamo stati l’unico sponsor della Viterbese, ci siamo attivati con le collette, abbiamo consentito alla squadra di mangiare, abbiamo trasmesso affetto e amore”.

Ma adesso è già futuro e i supporters gialloblu sono proiettati verso un’altra crociata che a loro avviso è la più importante: “Vogliamo chiamarci Viterbese. Sappiamo che sono scaduti i termini ma per noi è di fondamentale importanza mantenere il nostro nome. La famiglia Camilli ci ha assicurato che si farà di tutto per chiedere una proroga. Da parte nostra non mancherà il sostegno, ma importantissimo è che il nome sia Viterbese”. Sembra una questione formale, ma è anche sostanziale: si vociferava di una partecipazione di Vincenzo Camilli a questa iniziativa, ma alla fine non è arrivato: sarebbe stata la prima uscita ufficiale al fianco dei tifosi. Tuttavia la famiglia Camilli segue attentamente anche queste vicende e ha assicurato che sul materiale tecnico e sportivo campeggerà il nome Viterbese.

I cuori pulsanti gialloblu pongono anche l’attenzione sulle condizioni dell’erba dello stadio Rocchi: erba bruciata dal sole cocente dei giorni scorsi. Ieri il sindaco Michelini a margine dell’incontro con l’amministratore Di Carlo ha fatto sapere che si sta attivando affinché il terreno di gioco venga recuperato: “Vedere il campo in questa condizioni fa male – dicono i tifosi – è un problema che va risolto il più presto possibile”. Intanto cantano e sono compatti dietro lo striscione che recita “A difesa della storia in lotta per la gloria”. E’ il senso della preoccupazione degli ultimi giorni: in questo modo manifestano tutto l’attaccamento alla maglia e alla storia della Viterbese.






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