ANNO 14 n° 109
I tifosi a Michelini: ''Portaci Camilli''
Innaffiata l'erba del Rocchi: un ultimo colpo di coda dei vecchi dirigenti?
22/06/2013 - 04:00

VITERBO – E venne l’acqua, magari non a catinelle, ma a schizzi e spruzzi sì. Con un tempismo eccellente, ieri pomeriggio, sotto lo scoppio del sole, un paio di operai e collaboratori della Viterbese hanno iniziato le operazioni di innaffiatura del manto erboso dello stadio Rocchi (nelle foto). Quella stessa erba che nelle ultime quattro settimane era stata abbandonata a sé stessa, senza irrigazione e senza falciatura. Il campo non è più verde da un pezzo: è giallo, bruciato dal sole. E chissà se questo intervento tardivo basterà a rimetterlo in sesto. E soprattutto, se basterà a convincere il sindaco Michelini a tornare indietro dalla sua decisione di mettere in mora la As Viterbese e di revocarle “per giusta causa” (cioè l’incuria del campo) la gestione dell’impianto comunale.

Il primo cittadino sembra convinto a tirare dritto, pur ripetendo di non voler entrare nelle beghe societarie e calcistiche. Ieri sera ha incontrato i tifosi, che di sicuro gli avranno ribadito le loro preoccupazioni sulle sorti del calcio cittadino e le loro preferenze per un immediato avvento di Piero Camilli e della sua Castrense a Viterbo, per ripartire con un progetto serio e vincente, anche se dall’Eccellenza. I sostenitori gialloblu sono in fibrillazione: invocano da giorni l’arrivo del Comandante, e l’uscita di scena di certi personaggi che hanno portato la Viterbese sull’orlo del precipizio, se non proprio sul fondo.

Eppure, nelle ultime ore qualcuno teme che la vecchia dirigenza possa tentare un clamoroso colpo di coda. L’improvviso innaffiamento del campo, e la richiesta di informazioni sulla fideiussione per l’iscrizione potrebbero nascondere un tentativo in extremis per restare sulla scena. Come? Magari “salvando” la gestione del campo sportivo (e dunque impendendo l’arrivo di Camilli) e allo stesso tempo facendo domanda per essere ammessi alla serie D. Certo, gli ostacoli non mancano, a partire dalla volontà di Michelini di rescindere la convenzione, senza parlare dell’aspetto finanziario. Il club infatti dovrebbe saldare tutti i conti in sospeso, che sono tanti. A partire dai 15mila euro che entro la fine del mese vanno versati agli ex giocatori Scarsella e Testa, per non parlare delle altre vertenze in arrivo, con qualche assegno della scorsa stagione che ha già registrato dei problemi. E poi le mensilità di questo campionato: da gennaio a giugno, Farris e la squadra non hanno visto una lira. Difficile credere che i soldi vengano fuori adesso, e che così i giocatori possano ricevere quanto spetta loro e poi firmare anche le liberatorie. Ma nel calcio tutto è possibile, anche se non certo auspicabile.

Intanto Camilli, conclusi gli impegni milanesi per le comproprietà del calciomercato, potrebbe accelerare in modo definitivo sul progetto Viterbo. Alla faccia di chi cerca di mettergli (ancora) i bastoni tra le ruote.






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