ANNO 14 n° 89
I prodotti della Tuscia
al Salone internazionale
del gusto e Terra madre
30/10/2012 - 15:07

VITERBO -  Ben tredici aziende di Viterbo e provincia hanno partecipato al Salone Internazionale del Gusto di Torino, imperdibile appuntamento con l’agroalimentare di eccellenza organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e città di Torino, in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

E l’edizione 2012 è stata ancora più prestigiosa, perché abbinata alla manifestazione internazionale Terra Madre, per la prima volta aperta al pubblico.

Tra i temi ricorrenti di quest’anno, lo slogan “Cibi che cambiano il mondo”, ha sottolineato il fatto che persone, territori e alimenti sono e rimarranno sempre realtà connesse tra loro. Chi produce e chi consuma appartengono alla stessa globalizzata comunità, ed entrambe le parti ormai non possono più trascurare i pressanti problemi economici, etici, sociali e ambientali che affliggono il pianeta.

Per “Cambiare il mondo” quindi il cibo deve essere prodotto in modo diverso, ma anche scelto da consumatori maggiormente consapevoli delle caratteristiche di ciò che mangiano, di come viene prodotto e delle comunità che se ne occupano.

Nei padiglioni tutto è all’insegna di un modello di sviluppo che parte dal basso e premia le piccole produzioni biologiche o di eccellenza, il saper fare e i sapori che rendono il cibo di qualità protagonista delle nostre tavole. E perché no, della nostra vita.

I numeri della manifestazione erano imponenti: 80.000 metri quadri allestiti ed oltre 1.000 espositori provenienti da 100 paesi. Di questi 200 sono presidi Slow Food italiani e 400 comunità del cibo provenienti da ogni angolo del mondo.

Per cinque giorni realtà provenienti da ogni parte dello stivale e del mondo hanno mostrato la loro concezione di agricoltura sostenibile ed il meglio delle loro produzioni. Gli imprenditori viterbesi hanno fatto la loro parte facendo assaggiare ai connazionali e ai visitatori stranieri quanto di tipico ed eccellente si produce nel territorio.

Gli alimenti rappresentati sono stati: prodotti da forno (Biscotteria Etrusca di Viterbo); birra artigianale (Birrificio Itineris di Civita Castellana, Turan di Bagnaia e Free Lions Brewery di Tuscania); pasta e pomodoro (Azienda Agricola Valentini di Viterbo); carni fresche e trasformate di coniglio (Consorzio Coniglio Verde Leprino di Viterbo); carni suine e salumi tipici (fratelli Stefanoni e Coccia Sesto di Viterbo); patate e legumi Ma.De.Co. (Grotte di Castro); olio extravergine di oliva (Evolio Etrusco di Vetralla, Il Molino di Montefiascone e Colli Etruschi di Blera); cioccolato (Pasticceria Cioccolateria Santori di Castiglione in Teverina).

La partecipazione delle imprese alla kermesse è stata supportata dalla Camera di Commercio di Viterbo in collaborazione con Unioncamere Lazio, Camera di Commercio di Roma e Provincia di Roma.

Gli imprenditori della Tuscia non nascondono il successo di vendita e d’immagine, e sono sicuri che quest’opportunità di promozione darà loro buoni frutti anche in futuro.

Presso lo spazio istituzionale sono stati organizzati da Slow Food laboratori e momenti d’incontro tra produttori e consumatori, con abbinamenti e degustazioni guidate dei migliori prodotti del territorio.

Tra di essi, durante la serata “Tuscia mon Amour” è stato proposto il fagiolo del purgatorio accanto al Coniglio Verde Leprino di Viterbo. Ovviamente cucinato alla viterbese, come da tradizione.






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