ANNO 14 n° 89
I giudici in camera di consiglio
Conclusa l'udienza; la sentenza della Corte di Cassazione è prevista a tarda notte
15/11/2013 - 15:55

VITERBO - Alle ore 15 si è conclusa l'udienza davanti ai giudici della Corte di Cassazione per discutere il ricorso presentato dal collegio difensivo di Paolo Esposito, condannato in secondo grado all'ergastolo.

Ad aprire la seduta è stato il giudice relatore, che ha illustrato a grandi linee tutta la vicenda – dalla scomparsa delle due donne datata 30 maggio 2009, alla pista dell’allontanamento volontario, fino alla condanna in primo grado degli amanti diabolici e alla sentenza d’appello che conferma il carcere a vita per Esposito ma non per Ala Ceoban, cui vengono inflitti 4 anni e mezzo solo per il favoreggiamento e l’occultamento dei cadaveri -; poi è stato il turno del procuratore generale e delle parti civili. Compito di chiudere l’udienza è toccato alla difesa, rappresentata dall’avvocato Enrico Valentini.

Il procuratore generale Barberisi, così come le parti civili (Luigi Sini per Elena Nekifor, madre di Tania ed Ala, e Claudia Polacchi per la piccola Erika, la bambini di Tania ed Esposito), hanno chiesto il rigetto del ricorso dei difensori e l’annullamento della sentenza di appello nei confronti di Ala.

Ha ripercorso uno ad uno i punti chiave (nove in tutto) del ricorso, l'avvocato Valentini, che ha sottolineato il fatto che ipotesi alternative all’omicidio non sono mai state prese nella dovuta considerazione nonostante “un quadro indiziario tutt’altro che solido”.

La sentenza è prevista a tarda notte.





Facebook Twitter Rss