ANNO 14 n° 89
I furbetti del cartellino alla ''Vita in diretta''
In arrivo le lettere di contestazione di addebito per gli altri 21 dipendenti
07/02/2017 - 07:12

VITERBO - Sono in arrivo le lettere di contestazione di addebito per i furbetti del cartellino a Belcolle. La notizia è trapelata nel corso della ''Vita in diretta'', il programma di Rai Uno condotto da Cristina Parodi e Marco Liorni nella fascia del pomeriggio. La trasmissione si è occupata lungamente dei furbetti del cartellino a Belcolle. Il caso di Viterbo è ormai entrato di diritto tra i più gravi episodi di assenteismo e truffa ai danni dello Stato. Così dopo le telecamere di Canale 5 e del programma di Barbara d'Urso, ieri è stata la volta della Rai di mettere all'indice i dipendenti assenteisti per cui, a più riprese, si è sollecitata la cacciata dal posto di lavoro.

L’inviata del programma Mara Pannone è stata a Viterbo per intervistare il colonnello della Guardia di Finanza, Giosuè Colella che ha condotto le indagini e il direttore dell’ufficio legale della Asl, Helen Bolognini.

''Li abbiamo pedinati e seguiti per mesi'' ha sottolineato il colonnello della Guardia di Finanza alle telecamere di Rai Uno, spiegando come alcuni comportamenti avessero richiamato l'attenzione degli inquirenti su alcuni dipendenti. A sollevare perplessità il ricorso eccessivo alle trasfusioni. In particolare ''per alcuni pazienti abbiamo visto che il numero di sacche trasfuse era raddoppiato e addirittura triplicato, e quindi chiedevano un rimborso ben maggiore. Inoltre risultava che avevano fatto trasfusioni quando erano in ferie''.

L'avvocato Helen Bolognini, dopo aver ricordato che ''sono stati sospesi due dirigenti: la coordinatrice infermieristica per cui abbiamo attuato una sospensione decisa dal giudice e la responsabile del servizio e dirigente, sospesa cautelativamente dall'azienda. Per gli altri - ha concluso - l'ufficio provvedimenti disciplinari sta lavorando alla lettera di contestazione di addebito''.

Dalla contestazione di addebito, il dipendente avrà almeno 20 giorni per la difesa, poi resteranno a disposizione altri 120 giorni per concludere il provvedimento.





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