ANNO 14 n° 114
I facchini al giro delle sette chiese
Alle 17 l'ingresso alla chiesa della Trinità: pioggia di petali di rose dal soffitto
03/09/2015 - 15:26

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 17

VITERBO - Con notevole ritardo sulla tabella di marcia, i facchini sono arrivati alla chiesa della Trinità, dove hanno intonato “Mira il tuo popolo”, in onore della Madonna Liberatrice. Alla fine del canto dal soffitto della chiesa è scesa una pioggia di petali di rosa. Ora direzione verso la penultima tappa la chiesa di San Francesco, dove i facchini rinnovano il patto d’amore verso Santa Rosa. Il giro delle sette chiese si concluderà poi nella basilica di Santa Rosa. Dopo tutti verso il boschetto dei Cappuccini per una pausa prima di affrontare il Trasporto.

VITERBO – Partito il giro delle sette chiese. Alle 15,15 circa, i facchini, dopo aver ascoltato le parole toccanti del presidente del Sodalizio Mecarini e quelle d’incitamento del capofacchino Rossi, in formazione sono partiti dal cortile delle Scuole Rosse verso il duomo da dove, dopo la tradizionale foto di gruppo, inizieranno il giro dalla chiesa di Santa Giacinta Marescotti per arrivare poi alla basilica di Santa Rosa. Davanti ai cavalieri di Rosa il sindaco di Leonardo Michelini, il presidente della Provincia Mauro Mazzola e i sindaci delle città della rete della Macchina a spalla.

Questo il percorso: dopo la chiesa di santa Giacinta i facchini, sempre al ritmo delle note della Banda Musicale di Vejano faranno visita alla chiesa di Santa Maria Nuova, tra le più antiche di Viterbo per proseguire poi verso piazza del Comune alla chiesa di Sant’Angelo in Spatha.

Dritti lungo via Roma, i facchini faranno poi una breve sosta al monumento al Facchino, l’opera scultorea del maestro Alessio Paternesi. A piazza del Sacrario, la tappa successiva, verrà deposta una corona d’alloro a cui seguirà un momento di raccoglimento, scandito dalle note del Silenzio, suonato dal solista della Banda di Vejano. La chiesa successiva è quella della Trinità: qui i facchini, dopo aver ascoltato le preghiere del Priore Agostiniano, intoneranno “Mira il tuo popolo”, in onore della Madonna Liberatrice, che ha assunto a Viterbo, fin dal Medioevo, una funzione di protettrice civica della comunità. Penultima tappa la chiesa di San Francesco, dove i facchini rinnovano il patto d’amore verso Santa Rosa, che proprio da San Francesco trasse l’ispirazione cristiana e la propria regola di vita. Il giro delle sette chiese si conclude nel Santuario dedicato a Rosa dove tutto il Sodalizio rende omaggio al corpo incorrotto della Santa. Dopo aver ricevuto dalle suore Clarisse una piccola immagine benedetta, la preghiera del vescovo chiude il giro.

Nel tardo pomeriggio, poi, dalle 17,30 alle 19 circa, i facchini raggiungono il convento dei padri Cappuccini dove, insieme ai familiari, si riposano e fanno merenda in vista del Trasporto. Intorno alle 19, poi, salutati i parenti, i facchini ascoltano le ultime raccomandazioni tecniche e gli incoraggiamenti del presidente del Sodalizio e del capo facchino e le ultime indicazioni per il trasporto. Dopo aver ripreso la formazione, poi, i facchini si rimettono in marcia verso porta della Verità e, sempre al ritmo di “Quella sera del 3” svoltano su via di S. Rosa. Sul sagrato della basilica ultimo saluto ai parenti con l’emozionante rito del sollevamento in aria di ciuffi e spallette. Alle 20,15 circa si riparte: percorso a ritroso verso San Sisto dove li attende Gloria per dare vita al Trasporto.





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