ANNO 14 n° 114
''I dissidenti? Gente che non supera
la prova di portata neanche in due''
Facchini, Sandro Rossi replica alla lettera di accuse contro i vertici del Sodalizio
02/09/2019 - 10:50

VITERBO - ''Chi vuole fischiare lo faccia, noi gli manderemo baci, faremo un sorriso e andremo avanti, perché Santa Rosa vorrebbe questo''. Pensieri e parole di Sandro Rossi - ''finora sono stato titubante, ora sono tornato il Sandro di prima'', ha aggiunto il capofacchino - per rispondere alle accuse di 13 dissidenti contro i vertici del sodalizio.

L’occasione per replicare alla lettera firmata dai contestatori nei giorni scorsi si è presentata alla Chiesa della Pace, durante l’incontro nel quale, come da tradizione, vengono consegnati ciuffi e spallette e forniti gli ultimi dettagli tecnici relativi alla sera del Trasporto. Le parole di Rossi sono rimbombate forti dentro il quartier generale dei facchini, accolte a tratti da applausi scroscianti: ''Chi ha scritto quella lettera – ha spiegato - non ha fatto un atto vile verso Mecarini o il capofacchino, ma verso Santa Rosa e la città. Solo uno di loro è ancora facchino, fanno il nome di Santa Rosa e tutto questo è vergognoso. Finora sono stato titubante, ora sono tornato Sandro di prima''.

Rossi è sceso poi nel merito delle contestazioni, ribattendo in maniera chiara: ''Queste persone non riescono a fare la prova neanche in due, a uno gliela facevamo fare con 50 chili perché non faceva i tre giri. Se uno sta qui 40 anni e poi sputa in faccia a chi resta faceva prima a non fare per niente il facchino. C’era chi attendeva da anni e chi non sa portare le cassette per bene, può fare tutti gli articoli che vuole, ma la Macchina non la può portare. Nascondersi dietro una penna senza venire a parlarne in assemblea ci fa capire quanto sia difficile uscire con onore dal sodalizio''. ''Chi vuole fischiare lo faccia – ha aggiunto Rossi - non gli manderemo baci, faremo un sorriso e andremo avanti perché Santa Rosa vorrebbe questo dobbiamo dimostrare anche a fronte di grandi cambiamenti di poter fare un trasporto eccezionale''. ''Esigo da voi non il massimo, di più'', ha poi concluso rivolgendosi direttamente ai cavalieri che lo ascoltavano.

Anche Lorenzo Celestini, presidente onorario del Sodalizio, ha voluto esprimere il proprio appoggio a Rossi: ''Questa era la sede per dire certe cose, non a pochi giorni dal Trasporto''. 






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