ANNO 14 n° 110
Hai una stampante laser? Ecco che carta usare per avere maggiore qualità
04/08/2020 - 12:02

Chi non ha a che fare con carta, stampe e stampanti potrebbe pensare che, in fondo, la carta sia solo carta. Ma chi stampa quotidianamente, chi ha l’occhio critico, chi è esigente, le differenze le vede eccome. Sotto la definizione di “carta” infatti rientrano molteplici prodotti con caratteristiche anche molto differenti. Oltre alla qualità propria della carta, cambiamo il formato e la tipologia di foglio.

La scelta dipende oggettivamente da cosa si stampa normalmente e quanto. Stabilito questo va valutato il tipo di prodotto che fa al caso proprio. Se si stampa tantissimo, anche documentazione non importante, magari si opterà per avere due tipi di carta: una da “battaglia” e una per le occasioni. Se invece non si stampa molto di solito si sceglie un prodotto piuttosto di qualità, senza avere tante risme diverse per le mani e garantendosi così sempre un documento pulito, nitido e durevole nel tempo come tale.

Usare la carta giusta consente infine quindi di risparmiare sia carta, sia inchiostro. Di norma le risme contengono 500 fogli ognuna: i prezzi variano molto in base al tipo di carta, ma anche del rivenditore. Di solito, per risparmiare senza tuttavia scendere a compromessi per quanto concerne la qualità, è consigliabile comprare online, come accade per tante altre tipologie di prodotti.

Le caratteristiche della carta

A definire una carta concorrono diversi elementi. Primo di tutto il formato. Quello più diffuso è il 21x29,7 cm, ovvero l’A4. Il secondo più popolare è di certo l’A3, corrispondente a due fogli A4 messi uno accanto all’altro lungo il lato più lungo.

C’è poi la grammatura, che come fa intendere la parola è un parametro che fa riferimento al peso, in grammi. Nello specifico la grammatura si esprime in grammi per metro quadrato di foglio: si va dalla carta “bibbia”, con grammatura 25, a quella per biglietti da visita, con grammatura >150 g/mq. La carta di uso comune è di solito fra i 60 ed i 90 g/mq. Capita spesso di confondere la grammatura con lo spessore, ma si tratta di un errore, anche se di certo maggiore è la grammatura, di solito, maggiore è lo spessore.

Determinante per una carta è anche il suo livello di bianco, direttamente connesso alla sua luminosità. Il livello di bianchezza si definisce con delle lettere dove la qualità massima è A. La carta B è comunque discreta se non si hanno molte pretese, mentre la C è per stampe soprattutto in bianco e nero e per documentazione meno importante/formale.

Che carta scegliere per una stampante laser?

Per ottimizzare le prestazioni di un determinato tipo di stampante, è importante scegliere la carta giusta varianti di carta laser A4. Molto utilizzata per la stampante laser è la carta patinata. La patina a cui fa riferimento la definizione del tipo di carta è di una sostanza particolare che dona lucentezza al foglio su cui risalteranno molto meglio i colori.

Grazie alla patina sarà anche possibile di fatto risparmiare inchiostro. La carta patinata esiste lucida e opaca. Di solito, quella più diffusa, è l’opaca che permette stampe nitide e ben definite. La carta patinata è certo la più diffusa per questo tipo di stampanti, ma è chiaro che è possibile impiegare anche altre tipologie per diversi utilizzi, come il cartoncino.






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