ANNO 14 n° 110
Gli oli del Lazio
tra i migliori d'Italia
Tre aziende viterbesi premiate
dalla guida dal Gambero Rosso
24/03/2015 - 00:48

di Tommaso Crocoli

VITERBO - Il Lazio si scopre al secondo posto tra le Regioni italiani produttrici di olio extravergine d'oliva, con un aiuto determinante dalla provincia di Viterbo. Il riconoscimento arriva dalla nuova guida ''Oli d’Italia 2015 del Gambero Rosso'', realizzata in collaborazione con Unaprol e presentata al Salone Internazionale dell’Agroalimentare di Qualità a Verona, in coincidenza con la manifestazione Vinitaly.

Oltre trecento le aziende recensite, con 471 oli descritti e valutati. Il massimo riconoscimento possibile sono le ''Tre foglie'', sinonimo di eccellenza assoluta made in Italy: dietro la Sardegna, che ne vanta dieci, ecco spuntare proprio il Lazio, a parimerito con la Toscana a quota nove. Di queste 5 dalla provincia di Latina, 3 da quella di Viterbo e 1 da quella di Frosinone.

Nello specifico, gli oli viterbesi che si sono aggiudicate il prestigioso simbolo per la grande qualità certificata sono il Monocultivar Maurino di Laura De Parri a Canino, la Selezione Oro Ratano-Quatrini a Viterbo e l'Unico Monocultivar del Frantoio Le Amantine a Tuscania. Segnali importanti dopo un 2014 davvero da dimenticare, l'annata peggiore degli ultimi vent'anni per la produzione del prezioso oro verde in Italia e nel Lazio.

L'incetta di Tre Foglie ottenute  fa gongolare il presidente del consiglio regionale Daniele Leodori, che commenta soddisfatto sui social: ''Le medaglie d’oro assegnate dal Gambero Rosso a 9 aziende olivicole del Lazio sono uno straordinario risultato che premia fatica, coraggio ed esperienza di un comparto che ha vissuto un anno terribile, investito da una crisi di produzione di poco inferiore al 40% della produzione.

Alle nove aziende del Lazio che hanno avuto il riconoscimento delle 3 foglie del Gambero e ai 13 produttori ai quali è andato il 2 foglie esprimo le congratulazioni per il risultato e per la qualità raggiunta, che portano la nostra regione al secondo posto, dopo la Sicilia, nella classifica delle regioni d’Italia. Una ricchezza straordinaria che va sostenuta con ogni strumento e in particolare con le risorse dell’Unione europea per risollevare un settore che dà lavoro a circa 200 mila addetti nel Lazio e rappresenta un’eccellenza italiana ed europea''.






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