ANNO 14 n° 88
Caso Gigli-Birindelli, gli atti sono stati inviati alla Procura Generale
E' questa la decisione presa dalla Corte Suprema di Cassazione
04/07/2015 - 00:01

VITERBO –  ''Dispone la trasmissione di copia della presente ordinanza al procuratore generale in sede per quanto di competenza''. Così la VI sezione della Corte di Cassazione ha impresso una svolta inaspettata e probabilmente clamorosa nella lunga querelle giudiziaria che vede contrapposti l'ex direttore generale dell'Ater Ugo Gigli e l'ex assessore regionale all'Agricoltura Angela Birindelli.

Pur avendo respinto la richiesta di rimessione per ''pregiudizio ambientale'' presentata dallo stesso Gigli, il quale sosteneva e sostiene di essere oggetto di una sorta di ''persecuzione'' da parte della Procura viterbese in generale e del procuratore aggiunto Renzo Petroselli in particolare, i giudici della Suprema Corte hanno disposto l'invio degli atti alla Procura generale della Cassazione. Una decisione che configura appunto l’avvio di un procedimento disciplinare.

Secondo il difensore di Gigli, l’avvocato Enrico Valentini, la Cassazione ha di fatto riconosciuto che la richiesta di Gigli non era del tutto infondata. Tra l’altro, il legale ha auspicato che il magistrato eventualmente coinvolto nell’azione disciplinare, si astenga dai procedimenti penali a carico di Gigli.

L’ex direttore dell’Ater aveva presentato richiesta di remissione del tribunale di Viterbo nel marzo scorso, in occasione dell’udienza preliminare davanti al Gup Salvatore Fanti su uno dei procedimenti penali che lo vede contrapposto all’ex assessore regionale all’Agricoltura Angela Birindelli, in questo caso parte civile. Gigli è indagato per abuso d’ufficio, diffamazione, falso materiale, soppressione di documenti e calunnia. Nei suoi confronti sono stati aperte altre due indagini: una per usurpazione di funzioni pubbliche e tentato peculato; l’altra per interruzione di pubblico servizio.

Nell’istanza, Gigli ha sostanzialmente scritto che nella Procura di Viterbo ci sarebbe un clima a lui ostile, da cui sarebbe scaturito un vero e proprio accanimento giudiziario nei suoi confronti. Tesi che, come detto, la Cassazione ha respinto, ma evidentemente ha ritenuto che almeno in parte nella vicenda ci siano degli aspetti da chiarire. Da qui la trasmissione degli atti alla Procura Generale.





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