ANNO 14 n° 88
Giā condannato per violenza sessuale, si becca 2 anni per maltrattamenti
L'uomo, un 42enne napoletano, nel frattempo č stato rinviato a giudizio per un altro stupro
18/01/2020 - 06:45

VITERBO – (b.b.) Era già stato condannato in via definitiva nel 2012 a tre anni di reclusione per una violenza sessuale nel salernitano. Ieri, a distanza di otto anni, il 42enne napoletano Mario Abignente è stato condannato per maltrattamenti in famiglia: due anni di carcere per aver minacciato, umiliato, vessato e picchiato in più occasioni la sua ex convivente.

La donna, residente in un comune dell’Alta Tuscia, dopo averlo conosciuto ed essersene innamorata, lo avrebbe accolto in casa propria: lì dove il 42enne avrebbe potuto scontare la condanna agli arresti domiciliari.

Ma quella relazione ben presto si sarebbe trasformata per la donna in un incubo. Minacce di morte e insulti sarebbero stati all’ordine del giorno. E poi le violenze psicologiche e fisiche. ''Molti dei suoi amici raccontano di averla vista in diverse occasioni con lividi intorno agli occhi e segni sul collo'' ricorda il pm al giudice Gaetano Mautone.

In un’occasione, l’uomo preda di uno scatto d’ira durante l’ennesimo litigio, la avrebbe sollevata di peso e sbattuta violentemente contro il cofano della macchina, insultandola di fronte a conoscente e amici. Non solo.

''Era solito presentarsi al lavoro – spiega l’avvocato della donna, costituitasi parte civile – la controllava, la picchiava, la insultava. Anche di fronte agli sconosciuti. E lei non ha mai reagito per vergogna e soggezione: aveva paura che se lo avesse denunciato, le sue reazioni sarebbero diventate ancora più violente. Ecco perché è riuscita a rivolgersi alla polizia solo dopo che Abignente è finito in carcere per essere evaso dagli arresti domiciliari''.

Denunciato, è finito a processo per maltrattamenti in famiglia e ieri per lui è arrivata la condanna a due anni di reclusione.

''Anche dal carcere avrebbe cercato di soggiogarla – conclude la parte civile – le ha inviato diverse lettere piene di minacce rivolte anche alle due bambine''.

L’uomo, gravato da numerosi precedenti penali, dopo la parentesi viterbese, è salito nuovamente agli onori di cronaca nel 2014 quando venne denunciato per stupro: secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, spacciandosi per uno studente di medicina 25enne avrebbe adescato su Facebook una 15enne e poi, durante un incontro, la avrebbe portata in un casolare abbandonato sulla Tiburtina, a Roma, e l’avrebbe stuprata. Per quell’episodio, a gennaio del 2018, Abignente è stato rinviato a giudizio.






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