VITERBO - In occasione della giornata della memoria oggi è stata concessa una medaglia d'onore a Rodolfo Moscatelli nato a Roma nel 1921 e consegnata oggi dal prefetto Bruno al figlio Ferdinando, alla presenza del questore di Viterbo e dei comandanti dei vigili del fuoco, dei carabinieri e della guardia di finanza. Chiamato alle armi nel 1941 nel 39esimo reggimento Fanteria, partì per Brindisi per raggiungere il 32esimo reggimento fanteria mobile in Grecia. Sbarcato a Corinto, territorio dichiarato in stato di guerra, fu trattenuto alle armi come caporale maggiore dal 1 ottobre 1942. Fu catturato dai tedeschi e condotto in Austria nel campo di concentramento di Mauthausen il 12 settembre 1943. Fu liberato dall'esercito americano l'8 maggio del 1946 e ritornò in Italia. Presentandosi al distretto militare di Roma fu considerato prigioniero di guerra. Collocato in congedo il 31 dicembre 1946.

Al suo rientro raccontò alla famiglia commovendosi di come era stato trattato e come lo facevano lavorare in messo alla neve senza alcuna protezione dal freddo e di come vedeva morire i ragazzi come lui di stenti e nei forni crematori. Lui riuscì a salvarsi grazie anche a due commilitoni italiani che lo portarono in braccio, visto che non riusciva più a camminare per la forte debilitazione fisica, dovuta al duro lavoro e alla scarsissima alimentazione. Per il resto della sua vita – come ha riferito il figlio – non è mai riuscito a ricordare quel periodo, anche vedendolo in tv, senza piangere.