ANNO 14 n° 79
Giornata della Memoria, proiezione del documentario ''La breve vita di Anna Frank''
Sabato prossimo, ore 17, presso
la sala consiliare del Comune
21/01/2018 - 11:00

Riceviamo e pubblichiamo da Sezione Anpi ''Emilio Sugoni''

NEPI - Si svolgerà sabato 27 gennaio 2018, alle ore 17 presso la sala Consiliare del Comune di Nepi, la celebrazione della Giornata della memoria.

E' prevista la proiezione del film-documentario ''La breve Vita di Anna Frank''  (il documentario che narra la vita della giovane Anna Frank, attraverso testimonianze, citazioni tratte dal suo Diario, foto uniche ed inedite dell'album di famiglia e da filmati originali d'epoca).

Successivamente interverranno il sindaco Pietro Soldatelli, Giocondo Gregori presidente della sezione Anpi di Nepi e il professor Edo Verticchio.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.


27 gennaio Giorno della Memoria

La legge 211/2000 ha istituito il 27 gennaio - data della liberazione dei sopravvissuti dal campo di sterminio di Auschwitz - Giorno della Memoria, perché non si dimentichi lo sterminio del popolo ebraico, la deportazione politica e militare, le leggi razziali fasciste , i peggiori crimini commessi da nazisti e fascisti nella seconda guerra mondiale, e perché si ricordino anche quanti ebbero il coraggio di opporsi alle persecuzioni, alla barbarie, allo sterminio degli innocenti.

Richiamare il testo e lo spirito della legge non è una formalità, ma una necessità e un dovere.

Non c'è memoria senza rispetto della storia e la storia ribadisce in primo luogo la tragica unicità della Shoah, dello sterminio razziale, della macchina di morte che ha potuto essere messa in atto non solo per volontà di Hitler e dei suoi criminali collaboratori, ma anche perché schiere innumerevoli di obbedienti esecutori di ordini hanno schedato gli ebrei, li hanno catturati, hanno manovrato i convogli verso i lager mentre altri preferivano girare la testa e non vedere.

Le responsabilità non riguardano solo la Germania nazista, ma anche l'Italia fascista.

Il Giorno della Memoria ci deve far riflettere sulla storia dell'Italia di quegli anni e sulle troppe rimozioni che tentano di cancellare dalla memoria collettiva la responsabilità di governi e istituzioni. La monarchia e il regime fascista, con leggi razziali del 1938 volute dal dittatore Mussolini di fatto privarono di ogni diritto gli ebrei e favorirono la loro discriminazione e la successiva deportazione nei campi di sterminio in piena ed efficace collaborazione con i nazisti.

Il Giorno della Memoria ci impone di ricordare tutte le vittime della persecuzione politica e razziale, gli oppositori antifascisti, i partigiani deportati e assassinati, i civili razziati e ridotti in schiavitù, gli zingari e gli omosessuali portati alla morte, i bambini, gli handicappati. Ricordiamo anche i militari italiani assassinati (massacro di Cefalonia) o fatti prigionieri e costretti nei lager ai lavori forzati per aver rifiutato l'adesione alla Repubblica di Salò e la collaborazione con i nazisti.

Senza la consapevolezza della vicenda storica che ha portato a questi orrori e senza la responsabilità della memoria che ci impone di ricordare e trasmettere ai giovani l'esperienza del ricordo, gli appelli al senso civico, i grandi discorsi sui 'valori' rimangono parole astratte e vuote.

Razzismo, ingiustizia, diritti umani negati, popoli interi annientati dalle guerre nascoste e dalla fame, migranti respinti e che muoiono in mare o nei lager della Libia e della Turchia, sovvenzionati con i soldi dell'Europa, sono le nuove deportazioni, i nuovi genocidi che si consumano sotto i nostri occhi in una indifferenza sempre più diffusa e complice.

La difesa e la piena applicazione del dettato Costituzionale- di cui quest'anno ricorrono i 70 anni dalla sua promulgazione- insieme alla memoria di ciò che è avvenuto, sono gli unici modi per vigilare sul nostro presente, e le politiche di pace, disarmo nucleare, giustizia,salvaguardia della salute e dell' ambiente sono il vero antidoto allo sterminio del genere umano.

La sezione Anpi di Nepi esprime grande soddisfazione per la decisione che ha nominato Liliana Segre sopravvissuta e testimone,prima delle discriminazioni del regime fascista e poi delle atrocità dei campi di sterminio, senatrice a vita della nostra Repubblica per il suo costante impegno nel rendere testimonianza soprattutto tra i giovani di quella orribile quanto indelebile ferita dell'umanità tutta.







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