ANNO 14 n° 110
Giornalista Aggredita
Sara Giudice de La7
denuncia dieci persone
Atti alla procura di Civitavecchia
17/08/2015 - 00:00

TARQUINIA - Sono una decina le persone denunciate da Sara Giudice e dagli altri componenti della troupe de La7 per l'aggressione subita l'altra sera nell'area delle giostre di Tarquinia. Secondo quanto riferisce l'Ansa, sono tutte, a vario titolo, coinvolte nella gestione delle giostre e, in particolare del chiosco con il tirassegno ''Spara al politico e vinci sempre'', oggetto del servizio che la giornalista stava realizzando, collegata in diretta con lo studio della trasmissione ''In Onda'', condotta da David Parenzo e Tommaso Labate.

''Sono stata accerchiata e strattonata dai gestori della giostra, che mi hanno anche strappato il microfono dalle mani - ha detto subito dopo l'aggressione Sara Giudice -, ho temuto che potesse finire male. Per fortuna, alcune persone che hanno assistito all'aggressione hanno subito chiamato le forze dell'ordine, che sono subito accorse. Nonostante la presenza degli agenti - ha aggiunto - mi hanno minacciato, dicendomi che mi sarebbero venuti a cercare a casa mia se avessi presentato denuncia''.

La giornalista, oltre che l'aggressione, si è detta turbata dal fatto che a Tarquinia sia stato possibile allestire un tirassegno che invita i visitatori a sparare ai politici. ''Sarebbe un grave errore - ha argomentato - considerarlo un banale gioco o un fatto folkloristico. In realtà è il segnale dell'imbarbarimento del linguaggio e dei comportamenti. Prima si colpisce il politico per gioco, poi si fa davvero. Domani toccherà agli stranieri e dopodomani a chissà chi. E' violenza verbale che potrebbe diventare fisica. Per di più redditizia nell'intercettare consensi''.

Sara Giudice e la troupe erano arrivate al luna park di Tarquinia circa due ore prima dell'inizio della trasmissione per descrivere il chiosco di un tirassegno i cui bersagli, anziché lattine o barattoli, erano i volti dei politici. Alle 20,30 c'è stato il primo collegamento con lo studio de La7 e tutto fila liscio. La giornalista però non ci sta a far passare la cosa al massimo come un'iniziativa di cattivo gusto: bolla il gioco come inopportuno e sostiene che veicoli un messaggio agghiacciante.

Così, nel corso del secondo collegamento in diretta intervengono i gestori, una decina circa, accerchiano e strattonano la giornalista e le strappano il microfono. Le vogliono impedire di esprimere le sue tesi. Scoppia il parapiglia finché il collegamento non viene interrotto e non intervengono le forze dell'ordine. Quasi tutti gli aggressori si dileguano e, sembra, che alcuni di loro, per non essere identificati, si siano allontanati da Tarquinia. Infine, la denuncia presentata dalla giornalista e dagli altri componenti della troupe.

Secondo quanto si è appreso, gli investigatori avrebbero già a disposizione le riprese fatte dal cameraman, nelle quali apparirebbero quasi tutti i volti degli aggressori.





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