ANNO 14 n° 89
''Impegno rispettato solo con la consapevolezza di tutti''
La relazione del segretario dell'unione comunale del Partito democratico Stefano Calcagnini
11/07/2014 - 11:21

Riceviamo e pubblichiamo la relazione del segretario dell’unione comunale del Partito democratico Stefano Calcagnini approvata con 27 voti favorevoli, un astenuto e un voto contrario:

Care democratiche, cari democratici,

siamo perfettamente consapevoli che viviamo un tempo di grande difficoltà, di struggenti responsabilità e, di fronte all’ampiezza di questa sfida, abbiamo la necessità di recuperare il coraggio, e, per certi aspetti, anche il piacere di provare a fare dei sogni più grandi rispetto a quelli che abbiamo svolto sino ad oggi, ed al contempo, accompagnarli da una concretezza puntuale.

Desidero ricordare, in primo luogo a me stesso, ma anche a tutti voi, che in occasione delle ultime elezioni amministrative, abbiamo meritato la fiducia dei viterbesi, dopo una lunga ed interminabile stagione di sconfitte, perché eravamo e continuiamo ad essere fortemente convinti che la nostra città abbia la necessità urgente e indifferibile di recuperare la fiducia come condizione per uscire dalla situazione di crisi in cui è stata cacciata innanzitutto da un disastroso ventennio di centrodestra.

Il nostro impegno con i viterbesi, però, può essere rispettato e mantenuto, soltanto se vi è assoluta consapevolezza da parte di tutti, partito e gruppo consiliare, che siamo in grado di proporre una visione audace, unitaria e per qualche aspetto anche innovativa.

Prendendo a prestito le parole del nostro segretario nazionale Matteo Renzi, dico a tutti voi, che quello che stiamo vivendo è un momento in cui o si ha il coraggio di operare delle scelte radicali e decisive, oppure non perderemo soltanto la relazione tra di noi, ma anche il rapporto con chi, innanzitutto tra i nostri iscritti ed elettori, continua a pensare che la politica sia una cosa seria, che la politica sia ciò che di più grande ha un Paese, che la politica sia il valore per il quale vale la pena confrontarsi, discutere, litigare, ma anche per il quale alla fine valga la pena vivere un’esperienza di rispetto degli altri; quella straordinaria esperienza per la quale siamo, a differenza di qualche altro leader, ormai nell’oblio, orgogliosi di essere democratici ed in quanto tali, orgogliosi di apprezzare le regole del gioco della democrazia.

Rivolgendo ora lo sguardo alle ultime vicende che stanno interessando ed impegnando la nostra, e sottolineo, la nostra amministrazione comunale, desidero rivolgere innanzitutto un plauso all’amministrazione comunale tutta, ed in particolare all’assessore al Bilancio, per aver condotto in modo trasparente e partecipato, in assoluta controtendenza rispetto alle ultime amministrazioni comunali, la gestione e la discussione sul bilancio, favorendo in questa discussione, i cittadini, le associazioni e le organizzazioni sindacali.

In altre parole, partendo dal cronoprogramma stilato ed approvato dall’assemblea dell’unione comunale del Pd, e recepito dalle altre forze di maggioranza, il bilancio di previsione dovrà necessariamente rappresentare un nuovo modo di interpretare il dialogo tra amministrazione e cittadini, mettendo in atto processi di comunicazione e modalità organizzative tali da consentire che le decisioni siano davvero il frutto del confronto tra eletti ed elettori.

Credo che siate tutti d’accordo con me, nel sostenere che affrontare una manovra di bilancio sta diventando un compito sempre più difficile per le amministrazioni locali, che si trovano di fronte alla necessità di dare risposte adeguate alle esigenze dei cittadini, gravate dalla crisi economica e sociale.

A tale proposito, sono altresì convinto, che non vi dovrebbe essere da parte mia, alcuna necessità di richiamare la vostra attenzione sui disastri, sui tanti disastri, perpetrati nell’ultimo ventennio da parte delle amministrazioni comunali a guida di centro-destra.

Eppure, nonostante sia certo che la convinzione di cui sopra sia comune anche a tutti voi, nessuno escluso, ho assistito in questi giorni, volutamente in silenzio, in religioso silenzio, perché ritenevo che questa fosse la sede deputata per dire ciò che penso, a continue esternazioni, rivendicazioni, polemiche pretestuose ed inutili esposizioni mediatiche che hanno visto, ahimè, protagonista il nostro gruppo consiliare, e di conseguenza il nostro partito, e che hanno rischiato di indebolire l’azione e l’operato della nostra amministrazione comunale e del sindaco Michelini, al quale anche oggi rinnoviamo e ribadiamo la nostra totale e incondizionata fiducia.

In questo consesso, desidero parlare assolutamente il linguaggio della chiarezza e della franchezza, e dire a voi tutti, ai componenti dell’assemblea, ai membri della segreteria, ai consiglieri e agli assessori comunali, che così come non sono state tollerate sulla riforma costituzionale del Senato, ricevendo dal nostro segretario nazionale Matteo Renzi, la giusta ed adeguata censura, posizioni e rivendicazioni, dietro le quali si nascondevano solo e soltanto la ricerca di una visibilità politica e talvolta anche personale, al contempo, se sarò confortato dal volere di questa assemblea, comunico sin d’ora che non potrò accettare che simili comportamenti, inspirati da una smania di protagonismo talvolta esasperato, vengano posti in essere in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione della nostra amministrazione comunale.

A tutti voi, ed in particolare ai consiglieri comunali, sottolineo con forza e determinazione che l’appartenenza al Partito democratico presuppone la realizzazione di un progetto generale ed ambizioso, certificato e documentato, peraltro, nel nostro programma elettorale, e al tempo stesso capace di intercettare una molteplicità di interessi e posizioni, e non anche la rivendicazione di piccoli interessi di parte e di bottega.

Mi permetto di ricordare, che è per la realizzazione di questo progetto che i cittadini e gli elettori, ci hanno e vi hanno, riconosciuto ed accordato la loro fiducia, con la conseguenza, pertanto, che il bilancio di previsione, non può e non deve diventare l’occasione per un vergognoso mercato delle vacche.

Mi auguro che sia chiaro a questa assemblea che è il rispetto che dobbiamo alle persone che verranno dopo di noi che ci impone di guardare ai conti pubblici in modo diverso da come è stato fatto da chi ha scialacquato nel corso degli ultimi decenni.

Questo è il punto centrale.

E se noi siamo in condizione di arrivare uniti e coesi all’approvazione del bilancio di previsione, dobbiamo avere la assoluta consapevolezza che è necessario farlo richiedendo all’amministrazione comunale di Viterbo di mettere in assoluta sicurezza le casse comunali, continuando nell’opera di razionalizzazione delle spese, predisponendo qualsiasi strumento, senza tuttavia, gravare troppo sui ceti meno abbienti e sulle attività economiche.

Propongo, dunque, a questa assemblea di avere l’ambizione ed il coraggio di vivere gli anni che ci attendono come l’occasione in cui guidare i processi decisionali della nostra città, continuando a realizzare il nostro impianto politico-programmatico, affinché nei prossimi anni si possano, finalmente vedere i frutti del nostro percorso e del nostro lavoro, un percorso che riguarda, innanzitutto, i nostri figli e che è uno dei punti centrali della credibilità delle istituzioni e della politica tutta.

Sulla base delle premesse di cui sopra, vado a leggere il documento redatto ed approvato alla unanimità dalla segreteria dell’unione comunale del Partito democratico, ed in relazione al quale, congiuntamente alla mia relazione, chiedo la vostra fiducia, nella assoluta certezza che mettendo tutti noi stessi in questa sfida, la possibilità di cambiare la nostra città è reale, concreta e immediata, purché ciascuno di noi viva il futuro non come un’incognita e purché ciascuno di noi sappia che è il tempo del coraggio e che questo tempo del coraggio non esclude nessuno e non lascia alibi a nessuno.

Stefano Calcagnini, segretario dell’unione comunale del Partito democratico

 

Ecco il documento: 

Affrontare una manovra di bilancio sta diventando un compito sempre più difficile per le amministrazioni locali, che si trovano di fronte alla necessità di dare risposte adeguate alle esigenze dei cittadini, gravate dalla crisi economica e sociale.

Innanzitutto, l’unione comunale del Pd di Viterbo, desidera rivolgere un plauso all’amministrazione comunale tutta, ed in particolare all’assessore al Bilancio, per aver condotto in modo trasparente e partecipato, in assoluta controtendenza rispetto alle ultime amministrazioni comunali, la gestione e la discussione sul bilancio, favorendo in questa discussione, i cittadini, le associazioni e le organizzazioni sindacali.

In altre parole, partendo dal cronoprogramma stilato ed approvato dall’unione comunale del Pd, e recepito dalle altre forze di maggioranza, il bilancio di previsione dovrà necessariamente rappresentare un nuovo modo di interpretare il dialogo tra amministrazione e cittadini, mettendo in atto processi di comunicazione e modalità organizzative tali da consentire che le decisioni siano davvero il frutto del confronto tra eletti ed elettori.

L’obiettivo è quello di rendere sempre più trasparente l’attività dell’Ente ed offrire a tutti i portatori di interessi gli strumenti necessari per poter formulare ed esprimere opinioni e giudizi sull’attività svolta dall’Amministrazione Comunale.

In ragione di quanto sopra, l’unione comunale del Pd di Viterbo, ritiene opportuno portare il proprio fattivo contributo in vista della manovra di bilancio di previsione che l’amministrazione comunale di Viterbo sta predisponendo.

1) Innanzitutto, in conseguenza della ispezione richiesta al MEF dal Comune di Viterbo, attraverso la quale, è stato certificato che risultano iscritti in attivo molti crediti che non sappiamo se, e quando, potranno essere recuperati, con la conseguenza, pertanto, che dovranno essere fatte le opportune svalutazioni (Esattorie-Società Partecipate-Talete) creando appositi fondi prudenziali al fine di poter fra fronte ad ogni eventuale inesigibilità del credito, riteniamo opportuno e necessario richiedere all’Amministrazione Comunale di Viterbo di mettere in assoluta sicurezza le casse comunali, continuando nell’opera di razionalizzazione delle spese, predisponendo qualsiasi strumento, senza tuttavia, gravare troppo sui ceti meno abbienti e sulle attività economiche.

Al contempo, invitiamo l’Amministrazione Comunale di Viterbo, a porre in essere tutte le azioni necessarie, allo scopo di accertare se sussistano eventuali responsabilità in relazione alla situazione sopra certificata, nella consapevolezza, che in caso di inerzia, eventuali responsabilità potrebbero essere configurate, ipotizzate ed estese anche nei confronti dell’attuale maggioranza.

2) Inoltre, sul fronte della fiscalità generale, crediamo che sia doveroso immaginare ed ipotizzare nella manovra di bilancio di previsione di prossima approvazione, anche allo scopo di invertire la tendenza sin qui seguita dalle precedenti amministrazioni comunali, in primo luogo degli sgravi fiscali per le fasce più deboli, ed al contempo, verificare se sussistano le condizioni per una parziale riduzione della imposizione fiscale alle attività produttive-commerciali, settore su cui è necessario investire per le implicanze derivanti in termini occupazionali, anche in considerazione della politica di sostegno alla rivitalizzazione del centro storico.

3) Siamo convinti, altresì, che il bilancio comunale, dovendo fare i conti con i consistenti tagli dei trasferimenti statali, dovrà necessariamente, prestare particolare attenzione ai fondi europei, individuando sin d’ora le priorità sulle quali concentrarsi allo scopo di perfezionare l’impianto programmatico che rappresenta la base con la quale la coalizione di centrosinistra ha vinto per la prima volta le elezioni amministrative in questa città’.

In altre parole, non vi è chi non veda che il capitolo dei fondi europei ricopre un ruolo particolarmente importante e che potrebbe dare nuova linfa al tessuto sociale ed economico della città.

A tale scopo, riteniamo necessario quantificare i fondi residui, quelli spesi e quelli che si possono ancora ottenere dalla vecchia programmazione.

Per quanto riguarda, invece, la nuova programmazione, cioè quella 2014-2020, è necessario individuare una task-force subito operativa per portare ai tavoli di programmazione regionali dei fondi europei le reali esigenze del nostro territorio, sfruttando tutte le misure a nostra disposizione, con particolare attenzione a quelle rivolte al sostegno dei giovani.

4) Con riferimento al termalismo è necessario passare dalle enunciazioni ai fatti.

Dobbiamo comprendere quali sono gli ostacoli che fino ad ora non hanno consentito l’avvio dei tanti interventi privati che pure agli atti esistono e rimuoverli, affrontando con vigore e decisione, una volte per tutte, il problema della distribuzione della materia prima, verificando con la Regione Lazio la sua disponibilità affinché dia all’Amministrazione Comunale la possibilità di redigere un “piano delle acque” che ci permetta di pianificare e regolare, anche in considerazione della sua unicità, tutto l’intero bacino.

Infine, per quanto concerne, i criteri d’assegnazione delle future concessioni, è indispensabile, a garanzia del reale sviluppo del settore, subordinarle all’effettivo impegno di investimento dei soggetti concorrenti, evitando, in tal modo, il blocco delle stesse per anni come è già successo per la concessione delle acque delle zitelle.

5) Sui temi di carattere sociale dobbiamo caratterizzarci con interventi a sostegno della persona e della famiglia in luogo di contributi economici individuali fine a se stessi e privi di un vero progetto di reinserimento sociale, favorendo la creazione di case famiglia per il dopo di noi, sostegno a cooperative ed associazioni per progetti socio-riabilitativi, intensificando forme di sostegno alla po0vertà assoluta.

Al contempo, riteniamo opportuno evidenziare ed analizzare quanti fondi sociali sono stati utilizzati, e quanti invece, sono risultati inutilizzati, procedendo alla formazione di una task-force, che abbia come obiettivo prioritario quello di recuperare le risorse inutilizzate.

6) Valorizzazione delle risorse culturali presenti nella nostra realtà, attraverso l’individuazione di brand che possano caratterizzare Viterbo a livello regionale e nazionale.

7) Infine, con riferimento alla individuazione delle opere pubbliche da realizzare, riteniamo indispensabile dare un taglio con l’immagine di una città degradata e sporca, promuovendo investimenti importanti in questa direzione, a partire dalla asfaltatura delle strade, allo scopo di continuare il percorso di riqualificazione dell’immagine della nostra città.

L’Unione comunale del PD di Viterbo, nel ritenere i punti di cui sopra, naturale conseguenza del cronoprogramma approvato dal Partito Democratico, e quindi assolutamente vincolanti, è certa che l’intero gruppo consiliare del PD saprà esprimere il proprio forte ed incondizionato sostegno al bilancio di previsione di prossima approvazione, nella convinzione che ciascun consigliere iscritto al PD o aderente al gruppo consiliare del PD, ha la consapevolezza che tale voto rappresenta la riconferma di una fiducia al Sindaco Michelini e alla Sua maggioranza, allo scopo di consentire alla Amministrazione Comunale di Viterbo di continuare nell’opera riformatrice avviata a seguito della vittoria alle ultime elezioni amministrative.

Auspichiamo, infine, che l’amministrazione comunale di Viterbo, anche con il nostro sostegno, riuscirà a proporre una manovra equilibrata, rigorosa ed equa, guardando al futuro della nostra città con una prospettiva positiva di medio-lungo termine, attenta alle esigenze del territorio e di chi lo vive ogni giorno.







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