ANNO 14 n° 111
Giancarlo Giannini
recita Pietro Aretino
alla XVIII edizione
di Quartieri dell'Arte
16/08/2014 - 02:00

VITERBO – Sarà Giancarlo Giannini il protagonista di ''Vita di Maria Vergine'' di Gian Maria Cervo, liberamente tratta dall’opera omonima di Pietro Aretino, il grande poeta e drammaturgo rinascimentale. Lo spettacolo sarà presentato a Viterbo il 27 e 28 settembre prossimo nell’ambito della rassegna teatrale Quartieri dell’Arte 2014.

E proprio ''Vita di Maria Vergine'', curato da Adriano De Santis e introdotto da Francesca Bartellini con il suo ''Sermones'', è uno degli appuntamenti più attesi della XVIII edizione di QdA che, dal primo settembre al 30 ottobre prossimo, farà tappa a Viterbo, Caprarola, Lubriano, Montalto di Castro, Vetralla, Rieti e Roma.

In ''Vita di Maria Vergine'' Gian Maria Cervo sintetizza la narrazione teatrale di Aretino conferendo alla messinscena ritmi incalzanti, scanditi da flash. ''È soprattutto merito della lingua efficace e spedita di Aretino – ha dichiarato Cervo al Corriere della Sera -, io mi sono limitato a spostamenti, a piccoli emendamenti nelle scelte verbali e a tradurre il principio di causalità, già fortemente presente nell’opera originale, in termini più contemporanei''.

Ad avviso di Cervo, il testo ''ha contenuti molto ambigui e quindi politici in senso moderno. Aretino – sottolinea - lo scrive per ottenere la porpora cardinalizia, ma nonostante ciò rivendica il suo diritto alla 'inventio', alla vivacità, alla riorganizzazione dei materiali sacri, per creare una struttura avvincente e affermare la sua personalità d'artista. Credo – conclude Cervo - che sia importante riscoprire un autore come lui, ottusamente censurato in passato, soprattutto in un'epoca come la nostra in cui il capitalismo, per un problema di sopravvivenza, sarà costretto a rivedere la sua dottrina teologica''.

L’edizione 2014 di QdA coincide con il 450° anniversario della nascita di Wiliam Shakespeare ed è dedicata ai ''debiti'' italiani del drammaturgo con la riscoperta, il rilancio e la reinterpretazione di alcuni dei maggiori classici del Rinascimento. 






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