ANNO 14 n° 86
Genio, Pelliccia lancia ''un'Opa''
Il commissario Consorzio Biblioteche chiede al Comune di non affidarlo a privati
03/05/2016 - 02:01

di Roberto Pomi

VITERBO – ''Il Cinema Genio? Saprei come farlo rinascere. Entro in campo e chiedo al Comune di affidarlo al Consorzio Biblioteche''. A lanciare ''l’Opa'' è il commissario Paolo Pelliccia.

Palazzo dei Priori ha appena deciso di giocare la carta del bando per affidare la struttura di proprietà. E’ prevista l’assegnazione in gestione per una durata di sei anni, con un canone d’affitto calmierato di mille euro al mese. Le spese di ristrutturazione e messa a norma sarebbero tutte a carico dell’affidatario e l’obiettivo è realizzare un cinema, possibilmente un multisala.

''Ci terrei ad aprire un ragionamento sul fatto che si vuole consegnare un bene pubblico a utilizzo privato. Niente di scandaloso ma è pur sempre una cosa che ci tengo a sottolineare – continua Pelliccia -. Forse potrebbe avere più senso ipotizzare una gestione attraverso il Consorzio Biblioteche e per questo lancio un appello all’amministrazione comunale. Naturalmente dovrebbero non seguire la procedura del bando e proseguire con l’affidamento diretto. Noi siamo una realtà pubblica e non partecipiamo ai bandi, quelli vanno bene per le fondazioni, le associazioni e i privati in genere''.

Pelliccia sostiene di avere un’idea precisa su come organizzare il tutto. ''Ho in testa un multisala che sia polifunzionale. Dove sarebbe possibile portare avanti il lavoro sulla cultura che il Consorzio sta sviluppando da tempo. Sia sul libro che sul cinema stesso. Potrebbe essere un luogo dove dare esercizio a quel ramo nuovo che è la Biblioteca delle Arti e dello Spettacolo. Ma anche dove proiettare pellicole che hanno fatto la storia del cinema. Un equilibrato mix che renda possibile la gestione anche economica della struttura. Il tutto pensando anche ai posti di lavoro, soprattutto per i giovani''.

Per il commissario affidare il Genio al Consorzio renderebbe possibile anche una serie di risparmi sui costi di gestione, ma l’asso nella manica per chiudere positivamente la partita sarebbero i capitali privati. ''So dove trovare i soldi per la quadratura del cerchio. Quando uno è una persona credibile è possibile trovare le disponibilità anche da parte degli imprenditori a investire su una scommessa per la città'', sottolinea Pelliccia.

''Rivolgo quindi un invito all’amministrazione comunale - conclude -, sottolineando che mi impegno anche a dare del lavoro vero. Decidano loro se mettere a disposizione un bene pubblico a interessi privati o metterlo a servizio pieno della città e della cultura''.





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