ANNO 14 n° 110
''Garantire un futuro alla Viterbese''
Il sindaco Giulio Marini si sta muovendo per tentare di uscire dall'impasse;
domani c'è la riunione decisiva: ''Mi auguro che tutti ritornino sui loro passi''
07/03/2013 - 04:00

di Domenico Savino

VITERBO – Si muove anche Giulio Marini. Il sindaco di Viterbo sta facendo i suoi passi per tentare di offrire una soluzione alla profonda crisi della Viterbese. Crisi economica, stipendi che non vengono pagati, due mesi senza rimborsi spesa. Per non farsi mancare nulla le vertenze che si accavallano e vanno a pesare sul budget annuale. Dall’ex tecnico Sergio al vice Fiorillo, passando per Lenart e Pucino: se si conta anche l’onorario per gli avvocati, l’attuale dirigenza ha dovuto garantire 70mila euro che inevitabilmente ha tolto dalle spese che erano in origine destinate alla squadra di quest’anno.

Poi l’arrivo di Deodati, la speranza, la ciambella di salvataggio per approdare in un porto sicuro. Ora sembra mancare anche questo: gli spifferi che arrivano dalle stanza di via della Palazzina parlano di un brusco raffreddamento nei rapporti. Il primo cittadino sta cercando di fare da tramite tra le parti ed è convinto che i margini di riuscita siano ampi: ''Sono convinto al cento per cento di riuscire a salvare la stagione. Vedo che ci sono delle difficoltà, ma si tratta di problemi a cui fanno fronte tante società di calcio. Questo è un periodo economico difficile per tutti e il calcio non sfugge a questa regola''.

Dalle parole di Marini si evince che ci sono problemi economici di una certa entità a cui bisogna fare fronte. ''Sto cercando di sensibilizzare amici per dare un contributo che non si finalizzato solo alla stagione corrente, ma che consenta di sopravvivere anche in quella prossima. Per quanto riguarda la stagione in corso mancano due stupendi”. Poi ci sono gli ingenti debiti che riguardano i rapporti con l’erario, ma questa è un’altra storia molto più complessa''.

L’attualità impone di provare a risolvere il nodo legato a Deodati: ''Il suo contributo non è in pericolo – sottolinea – ma non si deve guardare solo a Deodati, sarebbe ingeneroso nei suoi confronti. Deve svegliarsi anche la Viterbo calcistica che conta. Ecco perché sto cercando di sondare il terreno per dare un presente, ma soprattutto un futuro''.

Marini prova ad andare a fondo: ''La situazione della Viterbese è endemica alla società. Negli ultimi giorni c’è stata una fuga di notizie che non hanno fatto altro che destabilizzare un ambiente che di per se è delicato. Adesso è necessario tranquillizzare l’ambiente, agire con grande cautela e aiutare questa società al posto di continuare ad attaccarla. Adesso capisco perché Camilli un anno fa diceva: ''Se arrivo io, caccio tutti''.

La riunione di oggi è fondamentale e non seguirà una conferenza stampa: alle 17 i dimissionari si incontrano con la parte di dirigenza che rimane (l’infaticabile vice presidente Maurizio Donsanti, il tema manager Francesco Cusi e l’addetto stampa Alessandro Ursini): ''Mi auguro che tutti ritornino sui loro passi. Capisco la gravità della situazione, ma già si fa fatica a traghettare la società quando ognuno è al proprio posto figuriamoci se ci sono dirigenti che si dimettono''.






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