ANNO 14 n° 111
Furto e ricettazione, in
tribunale gli assassini
di Ausonio Zappa
Due patteggiamenti, due a processo
30/06/2016 - 02:00

VITERBO – (b.b.) Due patteggiamenti e due rinvii a giudizio. Hanno preso strade totalmente opposte i destini degli assassini del professor Ausonio Zappa, che, dopo la condanna definita della Suprema Corte per omicidio, sono tornati davanti al giudice con l’accusa di furto e ricettazione.

Per la procura sarebbero loro gli autori dei numerosi furti in bar, scuole e abitazioni, messi a segno tra febbraio e marzo 2012. Facevano razzia di soldi, preziosi e strumentazione da rivendere, mettendo in piedi un business da migliaia di euro.

Sei in tutto gli episodi. Un’escalation di colpi, che si sarebbe conclusa con la mattanza nella villa del professor Zappa. L’ennesima rapina che però, qualla volta, si è trasformata in orrore.

È la notte del 28 marzo 2012, quando, dopo il tentato furto alla scuola Canevari di Viterbo, Adrian Saracil, Alexandru Trifan, Daniel e Cosmin Oprea avrebbero deciso di andare a Bagnaia, per mettere a segno il colpo della vita. D’altronde Trifan conosceva bene la situazione economica di Zappa. Sua madre aveva a lungo lavorato, come badante, in quegli ambienti.

Arrivano e il gruppo si divide. In due rimangono fuori a controllare la situazione, gli altri entrano in casa. Tutto procede secondo i piani, fino al momento in cui il professore si sveglia. Ed ecco la reazione dei rapinatori, tanto improvvisa quanto violenta: calci, pugni, sprangate contro l’82enne. I quattro se ne andranno dalla villa solamente dopo averlo ridotto in fin di vita, che morirà in ospedale dopo 10 giorni di agonia.

Le condanne definitive della Cassazione arrivano ad aprile: 20 anni di carcere per gli esecutori materiali dell’omicidio, Saracil e Cosmin Oprea. 10 e 8 anni ai ''pali'', Trifan e Daniel Oprea.

E, ieri mattina, la decisione del giudice per l’udienza preliminare, Savina Poli, in merito alle accuse di furto e ricettazione. Accolto il patteggiamento chiesto per Saracil e Trifan: dovranno scontare 1 anno e 6 mesi di reclusione, da aggiungere alla pena per omicidio.

I fratelli Oprea, invece, andranno a processo. ''Cosmin è assolutamente estraneo alla vicenda, Daniel ha avuto un ruolo marginale che si potrà discutere'', ha spiegato l’avvocato Roberto Fava, loro difensore.

La prima udienza è fissata ad aprile 2017.





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