ANNO 14 n° 114
Maggioranza divisa sulle quote d'acqua agli impianti, salta la discussione
Maggioranza spaccata sulle quote d'acqua da garantire ai vari impianti
02/10/2014 - 15:13

VITERBO - Città termale, tutto rinviato. La proposta di deliberazione consiliare per il rilancio delle ex Terme Inps, all’ordine del giorno della discussione di stamattina in seconda commissione, è stata ritirata. La motivazione ufficiale è che l’assessore al ramo, al secolo Antonio Delli Iaconi, ha chiesto un approfondimento del contenuto. La verità ''spifferata'' da più parti è che all’interno della maggioranza non c’è unità d’intenti sul da farsi.

La strategia di Michelini & Co. Sul rilancio del termalismo viterbese è confusa. Da una parte il sindaco e il suo assessore dichiarano che faranno di tutto per rimettere al centro le ex Terme dei Lavoratori, dall’altra i suoi consiglieri non condividono il come, il quando e i perché.

 

Ma proprio sul fronte del business termale emergono tanti punti interrogativi. Grossi e plurimi gli interessi in ballo, perché in città sono diversi i soggetti che avrebbero intenzione in qualche modo di fare affari con l’acqua solfurea. Poi c’è l’interesse della famiglia Sensi, che da imprenditori non gradirebbero interferenze sulla loro posizione dominante nel mercato locale.

Il dato di fatto che è emerso stamattina è che l’amministrazione Michelini prende tempo, forse perché in molti sanno che è difficile avviare qualsiasi iniziativa senza risolvere prima il nodo della quantità legittima di acqua che possono utilizzare alle Terme dei Papi. Nodo che potrà essere sciolto in maniera chiara solo dal pronunciamento del Consiglio di Stato, che come anticipato nelle scorse ore, è atteso per fine 2014.





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