ANNO 14 n° 88
Fugge in strada seminuda per
non essere violentata dal marito
''Mi voleva costringere a fare l'amore'', lui si scusa: ''Quando bevo perdo il controllo, chiedo perdono a quella santa donna''
17/07/2019 - 06:35

BASSANO ROMANO – (b.b.) E’ scappata seminuda in strada per sfuggire alle pesanti avances del marito, che, completamente ubriaco dopo aver perso il posto di lavoro, avrebbe voluto costringerla a fare l’amore.

''Mi teneva bloccata con la forza sul divano, mi ha tolto la maglietta, ma fortunatamente sono riuscita a scappare'', ha spiegato la malcapitata. ''Così sono corsa dai vicini a chiedere aiuto, sono stati loro che hanno chiamato i carabinieri''. Visibilmente provata e impaurita dalla furia del marito, la donna si sarebbe presentata in piena notte dai vicini vestita solo dei pantaloni e delle ciabatte.

''Nel frattempo sono arrivati i militari – ha spiegato uno dei soccorritori – l’uomo si era barricato in casa e non appena i carabinieri si sono avvicinati alla sua abitazione, ha aperto la porta e gli ha aizzato contro uno dei loro tre doberman''.

Per questo S.D., nella notte del 17 dicembre 2014, è finito in manette per violenza sessuale, maltrattamenti e resistenza a pubblico ufficiale

''Da quando ha perso il lavoro, ha cominciato a bere. Lo fa in continuazione – ha spiegato la moglie dell’imputato – e quando comincia, non riesce a darsi un limite. Beve, beve, beve fino a perdere il controllo e poi si scaglia contro di me''. Insulti, approcci sessuali non desiderati e urla, che sarebbero andati avanti per mesi, ma che ora secondo la donna starebbero diventando fortunatamente solo un lontano ricordo: ''Ha iniziato un percorso al Sert, quest’uomo va aiutato''.

E a chiedere perdono per il suo comportamento è lo stesso imputato: ''Mi vergogno di quello che faccio e che ho fatto, quando bevo perdo il controllo e poi non mi ricordo niente: con mia moglie abbiamo una splendida famiglia. È una donna d’oro che non merita quello che le ho fatto passare. Voglio guarire. Voglio uscire dalla mia dipendenza''.

Un’ammissione – di certo apprezzata - che però non lo mette al riparo dalle sue responsabilità: per aver violentato la moglie contro la sua volontà, il 50enne è stato condannato a 7 mesi di arresto.






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