CIVITA CASTELLANA – ''Il derby di Coppa Italia? La competizione vale poco ma vincere una straprovinciale sarebbe sicuramente motivo di vanto e orgoglio''.  A ventiquattro ore dalla gara del Rocchi contro i cugini della Viterbese, valida per i trentaduesimi di finale della competizione di serie D, in casa Flaminia è il presidente Roberto Ciappici a parlare.

''Sicuramente ci sarà spazio per chi ha giocato meno, ma ciò non vuol dire che snobberemo la partita.  Andremo a Viterbo per giocarcela - assicura il numero uno civitonico - confidando nella voglia dei nostri giovani e di chi ha trovato meno spazio fino ad oggi''.

Parole che fanno capire che testa e corpo sono più verso il campionato. D'altronde non si può dare torto allo storico presidente rossoblu. Perché tolto il ''fascino'' della partrita, rimane ben poco.

''Purtroppo negli anni questa competizione ha perso molto del suo valore - riprende Ciappici - Prima la Coppa Italia poteva essere considerata scorciatoia per il possibile salto di categoria, ora è diventata più una possibilità per le società di dare vetrina ai giovani visto che non permette di neanche più di essere inseriti nella lista dei ripescaggi''.    

La partita però va giocata e, visti gli ultimi incontri tra le due squadre, una vittoria racchiudere in se molto valore dalle parti di Civita Castellana. I precedenti degli ultimi 3 anni, infatti, sono tutti a favore della Viterbese, che dal canto suo, e soprattutto per volere del patron Piero Camilli, ha già fatto sapere di puntare invece sulla competizione.

''Il nostro obiettivo è quello di salvarci in campionato - sottolinea invece il massimo dirigente - Ripeto: vincere un derby sarebbe bello e importante - conclude - ma i nostri prpositi di stagione sono altri.

Flaminia che dunque presenterà una squadra rimaneggiata, in considerazione anche degli infortuni e della prossima importante trasferta di domenica in Sardegna contro la Torres.