ANNO 14 n° 116
Fiume Marta avvelenato: ''Individuato
il responsabile del danno ambientale''
Il sindaco Bartolacci: ''Tra pochi giorni i risultati dei campionamenti dell'acqua''
20/02/2018 - 07:33

TUSCANIA – Moria dei pesci tra una fitta schiuma bianca nel fiume Marta. Tra pochi giorni si avranno i risultati delle analisi sui campioni di acqua per capire la natura della sostanza inquinante riversata nel fiume. Nessun mistero invece sull’identità del responsabile di ciò che è stato subito definito come un grande disastro ambientale. ''Gli operatori specializzati e le forze dell’ordine – spiega infatti Fabio Bartolacci, sindaco di Tuscania – hanno immediatamente individuato chi potrebbe aver causato il dannoso inquinamento del fiume con la conseguente moria dei pesci esistenti''.

''Questa è una situazione grande e grave – prosegue il primo cittadino -. Da domenica mattina non abbiamo mai smesso di monitorare costantemente la zona per capire i danni causati dallo sversamento illegale della sostanza inquinante presente nell’acqua e per quanto questi si protrarranno nel tempo. In attesa dei risultati delle analisi, utili a chiarire il tipo di veleno presente nel fiume, ho emanato un’ordinanza di divieto all’utilizzo delle acque per l’abbeveraggio degli animali e altro uso in agricoltura. Ordinanza che è stata firmata successivamente anche dal sindaco di Tarquinia e di Monte Romano. Nel frattempo speriamo che non piova''.

Proprio la copiosa pioggia di questi ultimi giorni infatti avrebbe fatto filtrare nelle acque del fiume Marta la nociva sostanza inquinante. ''La provenienza del veleno sarebbe già stata individuata – aggiunge Bartolacci – in un terreno agricolo appartenente a un privato cittadino. È infatti lì che, secondo le forze dell’ordine e gli operatori specializzati, la sostanza nociva per l’ambiente sarebbe stata gettata illegalmente per poi filtrare nel terreno e con la spinta delle piogge scolare direttamente nelle acque del fiume''.

Domenica mattina un contadino, in località Cartiera, avvicinandosi alle sponde del fiume si è accorto della presenza di numerosi pesci a galla, senza vita sulla superficie dell’acqua, e tra essi una fitta schiuma bianca. Intervenuti immediatamente sul posto i carabinieri forestali, la polizia locale, i carabinieri e il sindaco di Tuscania che ha assistito a tutte le operazioni autorizzando il prelievo di campioni di acqua, sia da parte del Comune che dell’Arpa, per analizzarli e fare luce sulle cause e responsabilità del disastro ambientale.

Il fiume Marta non è la prima volta ad essere posto al centro dell’attenzione per quanto riguarda i problemi di inquinamento delle acque. È solo di qualche mese fa, infatti, un esposto per il presunto malfunzionamento del depuratore Cobalb (per leggere la notizia clicca qui).

Intanto oggi pomeriggio alle 16 è previsto l'incontro convocato dal Prefetto.

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