ANNO 14 n° 115
Fitofarmaci, ''Non ce la beviamo'' vuole trasparenza
Il comitato chiede al prefetto di essere inserito nel tavolo permanente sui pesticidi
14/07/2019 - 04:30

di Massimiliano Vismara

VITERBO - Il comitato ''Non ce la beviamo'' chiede trasparenza, in questo caso come un bicchier d’acqua. Ieri mattina durante una conferenza stampa che si è tenuta nella sede USB di via Garbini, Bengasi Battisti ha ribadito l’importanza dei controlli periodici sull’acqua della nostra provincia, non solo per verificare la presenza di arsenico, ma anche quella di eventuali pesticidi.

''L' acqua è un elemento essenziale per la vita, e la sua qualità è per la importantissima per la salute delle persone, specialmente per i bambini – ha sottolineato Battisti – intendiamo chiedere alla regione di effettuare controlli periodici per monitorare l’ eventuale presenza non solo di arsenico ma anche di pesticidi e dei loro metaboliti, specialmente dopo lo studio condotto dal dottor Pietro Paris dell’ISPRA, che ha evidenziato la presenza di pesticidi, su 18 dei 20 campionamenti effettuati sulle acque superficiali della nostra zona, la relazione tra fitofarmaci e salute - conclude Battisti – è evidenziata anche dalla relazione del professor Umberto Moscato docente della Università Cattolica del Sacro Cuore.

Ed è per questo che ci troviamo a fare tre richieste specifiche: la prima alla Regione che deve effettuare controlli periodici sulle acque alla ricerca di eventuali sostanze nocive, ovviamente pubblicando i risultati, la seconda alle istituzioni perché instituiscano una collaborazione con l’Unitus, per mettere a punto sistemi alternativi ai pesticidi per proteggere le culture dagli insetti nocivi (per esempio trappole a base di ferormoni), la terza richiesta, al signor prefetto, al quale chiediamo di essere ammessi permanentemente al tavolo sui pesticidi, perché crediamo di perseguire interessi comuni, ovvero la salute ed il benessere della collettività''.

Presenti alla conferenza stampa anche Paola Celletti (lavoro e beni comuni) e l’avvocato Carlo Mezzetti.

''Purtroppo i dati sui valori di Arsenico e Fluoruri disciolti nelle nostre acque, non sono aggiornati – ha sottolineato la Celletti - chiediamo alla ASL di effettuare controlli periodici affinché la gente venga informata, ad oggi i dati sono risalenti a più di un anno fa, quindi o non vengono fatti i controlli o non vengono pubblicati''.

Poi si è affrontata la spinosa vicenda della campagna di ''rimozione contatori'' intrapresa in questi giorni dalla Talete.

Paola Celletti ha espresso dei dubbi sulla legittimità di esigere soldi dai contribuenti se l’acqua non è priva di sostanze tossiche – ''in teoria si dovrebbe pagare per avere un servizio, altrimenti dovrebbero decadere i termini del contratto'' –, mentre Mezzetti ha evidenziato i vari passaggi che l’azienda potrebbe fare prima di arrivare al distacco vero e proprio del contatore, specialmente per alcune categorie svantaggiate di utenti – ''togliere l'acqua ad un anziano con questo caldo non mi sembra una cosa da fare''.






Facebook Twitter Rss