ANNO 14 n° 110
''Fitofarmaci, l'ordinanza del sindaco č una forzatura''
Cia, Coldiretti e Confagricoltura contestano il provvedimento di Scarnati
26/06/2019 - 16:52

FABRICA DI ROMA - Riceviamo e pubblichiamo:

''Il comune di Fabrica di Roma ha emanato una ordinanza del sindaco, n. 73 del 24/06/2019, avente per oggetto “Disposizioni sull’uso e la detenzione dei prodotti fitosanitari e dei concimi di natura chimica nell’ambito del territorio comunale”.

L’ordinanza vieta l’utilizzo di tutti i prodotti erbicidi e fitosanitari contenenti la sostanza attiva “glisofate o derivati”, ordina l’apposizione di cartelli informativi dei trattamenti all’ingresso del fondo e ogni 50 metri per tutto il perimetro dell’aria interessata al trattamento, ordina agli utlizzatori dei prodotti fitosanitari di premunirsi, preventivamente, di una autorizzazione scritta rilasciata dai proprietari dei terreni confinanti.

Avverte inoltre che, come da regolamento comunale, i trasgressori dell’ordinanza saranno puniti con sanzioni da 80 a 480 euro mentre per le violazioni del D.Lgs n. 150/2012, salvo i reati penali, saranno applicate sanzioni da 20mila a 100mila euro.

Di fatto si determina un blocco dell’attività produttiva agricola e l’impossibilità per gli agricoltori di utilzzare, nelle forme previste dalla legge, l’uso di prodotti fitosanitari.

Il sindaco di Fabrica di Roma richiama nell’ordinanza il regolamento sull’uso dei prodotti fitosanitari, approvato con delibera del consiglio comunale n. 29 del 20/05/2016. Ma in questo regolamento, da nessuna parte si parla di autorizzazione preventiva ai trattamenti da parte dei confinanti e viene disciplinato diversamente l’utilizzo dei cartelli informativi.

Il Comune non rispetta il proprio regolamento comunale e il sindaco emette un’ordinanza in contrasto con il regolamento stesso.

A giudizio della Cia, della Coldiretti e della Confagricoltura di Viterbo, siamo di fronte a una forzatura delle leggi e delle norme amministrative che provocherà soltanto contenziosi legali e contrapposizioni sociali. È il frutto, questo sì avvelenato, della propaganda e della contrapposizione faziosa.

Cia, Coldiretti e Confagricoltura di Viterbo tuteleranno in tutte le sedi opportune gli interessi delle imprese agricole penalizzate.

Tutela e sostenibilità ambientale non sono in contrapposizione con produzioni agricole di qualità tipiche dei territori della nostra provincia e del nostro Paese.

I primi ad esserne coscienti sono gli agricoltori. Le soluzioni per un equilibrio positivo tra agricoltura produttiva e sostenibilità ambientale non possono essere affidate alle ordinanze dei sindaci.

L’iniziativa del Prefetto di Viterbo, con la istituzione di una commissione specifica sul tema, ci sembra la direzione giusta su cui procedere''.

Confederazione italiana agricoltori Viterbo

Coldiretti Viterbo

Confagricoltura Viterbo – Rieti






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