ANNO 14 n° 89
Fiorita rinchiuso a Mammagialla
L'avvocato: ''Presenteremo subito istanza affinché sia interrogato quanto prima''
02/09/2014 - 02:00

di Alessia Serangeli

VITERBO – E’ stato associato al penitenziario viterbese di Mammagialla Gianfranco Fiorita, il dentista viterbese che aveva fatto perdere le sue tracce nell’ottobre del 2010.

La sua latitanza era finita venerdì scorso, dopo che si era presentato all’ambasciata del Paraguay. Dove, non appena aveva messo piede, la polizia gli aveva notificato l'ordinanza di custodia cautelare internazionale emessa dal gip del tribunale di Viterbo, Franca Marinelli. Fiorita, in pratica, ha deciso di arrendersi.

Qualche mese fa, infatti, gli era stato sequestrato il passaporto. 'Avevamo chiesto il provvedimento e l'autorità giudiziaria, capendo l'importanza e l'urgenza, aveva accolto la nostra richiesta', hanno spiegato dagli uffici della Questura. A condurre tutta la complessa operazione, in particolare, sono stati il capo della squadra mobile, Fabio Zampaglione, e i suoi uomini.

Gli stessi che, ieri pomeriggio, lo hanno atteso all'aeroporto di Fiumicino per notificatgli l'ordinanza ed arrestarlo. 

Dall'aeroporto di Leonardo da Vinci, il viaggio verso piazzale Romiti e, quindi, l’espletamento delle formalità di rito negli uffici della Questura. Successivamente la traduzione a Mammagialla.

Il dentista, che deve rispondere di appropriazione indebita aggravata per una somma superiore ai seicentomila euro, è accusato di aver truffato 79 pazienti, che gli avevano versato denaro prima che lui sparisse nel nulla. Al processo, in corso da due anni, si sono costituite parte civile 49 persone, sperando in un risarcimento. Che arriverà difficilmente visto che Fiorita risulterebbe indigente.

“Presenteremo subito istanza affinché sia interrogato quanto prima”, ha fatto sapere l’avvocato Roberto Alabiso, legale di fiducia del dentista. 'Chiederemo remissione in libertà - ha aggiunto - o, in subordine, la detenzione domiciliare''.

Ad interrogarlo, essendo il processo già in fase di dibattimento, sarà il presidente del collegio Eugenio Turco. L’interrogatorio di garanzia previsto entro cinque giorni.





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