ANNO 14 n° 89
Finanziamento a Talete, Nocchi a Roma con una delegazione di sindaci
Incontro stamani nella sede dell'Arera. ''Il voto sui rincari? Difficile, ma č stato un atto di responsabilitā verso le generazioni future''
24/01/2020 - 06:51

VITERBO - (s. lup.) -  Giornata importante se non decisiva, oggi, per il futuro della Talete. Stamattina a Roma il presidente della Provincia Pietro Nocchi, insieme a una delegazione di sindaci, partecipa a un incontro presso la sede dell'Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti), al termine del quale si saprà se e come procede la richiesta di finanziamento di 40 milioni di euro per la società del servizio idrico. Una risposta da cui dipende l’aumento tariffario del 9 per cento - ogni anno fino al 2023 - approvato dall’assemblea dell’Ato a garanzia del prestito e ''congelato'' fino a quando non ci sarà una risposta da parte di Arera sulla concessione del mutuo. 

''Spero in un esito positivo'', ha spiegato Nocchi alla vigilia dell’appuntamento a  cui parteciperanno anche dirigenti della Talete e rappresentanti della Regione. ''Ma non è detto – ha aggiunto il presidente della Provincia - che già oggi si arrivi a qualcosa di concreto. Potrebbero comunicarci nuove tempistiche o fornirci altre informazioni. Vedremo. Da parte nostra abbiamo già trasmesso ad Arera gli atti relativi al voto del 30 dicembre, documenti che sono andati a integrare quelli richiesti in precedenza''.

La domanda è d’obbligo viste le diverse interpretazioni sull’esito della votazione dei sindaci e sulle sue conseguenze: nel caso che Arera conceda il finanziamento, gli aumenti delle tariffe scatterebbero in automatico o è previsto un altro passaggio presso l’assemblea Ato per una nuova votazione?
''Questi soldi non li regalano. Sicuramente si svolgerà un altro incontro per ribadire alcuni concetti. Ma come è stato già detto, il finanziamento è fondamentale e l’arrivo del finanziamento è legato agli aumenti delle tariffe. E’ faticoso per noi sindaci metterci la faccia, ma il 30 c’erano tutti. Tutti hanno espresso questa volontà, insieme a quella di voler essere protagonisti, per cui andremo a questo incontro. Abbiamo la necessità di avere risorse per fare investimenti, perché siamo un Ato debole, servono soldi per adeguarci alle normative europee, per i dearsenificatori, per riparare le perdite della rete che raggiungono punte anche del 60 per cento. Il voto del 30 è stato un atto importante di responsabilità verso le generazioni future. Continuando a mettere in luce solo l’aumento delle bollette non facciamo bene di questo territorio''.

Alcuni consigli comunali avevano dato mandato ai propri sindaci di votare contrariamente all’aumento delle tariffe, impegno che poi è stato disatteso? E’ ipotizzabile, come qualcuno sostiene, chiedere la revoca di quel sì?
''Ho il massimo rispetto per le decisioni che vengono prese nei Conigli comunali. Ma quando i sindaci siedono in assemblea dei soci Talete ricoprono appunto il ruolo di soci. Il loro compito è quello di far sì che la società funzioni bene, abbia utili e riesca a garantire il servizio''.

Il coordinamento dei comitati ''Non ce la beviamo'' l’ha invitata alla manifestazione organizzata per sabato a piazza delle Erbe per dire no ai rincari e sì all’applicazione della legge regionale per la gestione pubblica dell’acqua. Chiedono a lei e ad Arena un chiarimento sulla votazione del 30 dicembre.
''Ho ricevuto l'invito dei comitati. Non potrò essere presente per impegni in agenda che avevo preso in precedenza. Più in avanti ci sarà la possibilità di svolgere valutazioni più corrette rispetto all’oggetto della manifestazione, alla luce di quanto ci sarà comunicato da Arera''.






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