ANNO 14 n° 116
Feto nel cassonetto,
sì al ricorso in Cassazione
La Procura ha deciso di impugnare l'ordinanza del Riesame
18/06/2013 - 14:26

VITERBO – Il sostituto Franco Pacifici impugnerà l’ordinanza con cui i giudici del Riesame, allineandosi alle conclusioni del gip Francesco Rigato, hanno confermato l’accusa di soppressione e occultamento di cadavere.

La vicenda riguarda quel piccolo feto di sette mese rinvenuto il 2 maggio scorso in un cassonetto di via Solieri.

La madre, 24enne romena, resta quindi rinchiusa a Regina Coeli, mentre l’infermiere, indagato, è a piede libero.

Il pm Pacifici chiede alla Cassazione di riformulare il capo di imputazione sia per la donna, che si era materialmente disfatta della sua bambina, sia per il 50enne che le aveva procurato il farmaco per abortire.

Le reali circostanza che hanno portato al decesso della neonata, tuttavia, restano da chiarire: ad imprimere una svolta al corso dell’inchiesta potrebbero essere i risultati dell’autopsia. Qualora il medico legale che l’ha eseguita dovesse concludere che la bambina fosse nata viva, le posizioni della madre e del presunto complice s’aggraverebbero notevolmente. E per entrambi l’accusa potrebbe diventare concorso in omicidio.





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