ANNO 14 n° 89
Ferrovia Viterbo-Roma: ora c'è anche esposto in procura
Il Comitato dei pendolari scrive anche alla Corte dei Conti: ''Ora si rischia lo scontro fisico''
18/09/2019 - 16:39

VITERBO – Sulla ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo si sta sfiorando lo scontro fisico tra pendolari e Regione Lazio e Atac. Il Comitato pendolari ferrovia Roma Nord ha presentato oggi un esposto alla procura della Repubblica di Tivoli, alla procura della Repubblica presso la Corte dei Conti, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, Astral e sindaci.

''Sulla ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo si sta sfiorando lo scontro fisico tra pendolari e Regione Lazio e Atac – è scritto - Questo perché la Direzione Mobilità e Trasporti della Regione Lazio ha avvallato a settembre l’orario invernale proposto da Atac spa che penalizza fortemente il traffico extraurbano tra il comune di Sacrofano e Viterbo.

Un orario che non tiene affatto conto delle mutate esigenze di mobilità dei cittadini residenti nei comuni attraversati dalla ferrovia.

Ogni anno che passa, dal 2010 ad oggi – continua il Comitato - il servizio erogato è sempre più deficitario fino a raggiungere il punto più basso odierno, con sole 56 corse giornaliere tra Sacrofano e Viterbo, di cui ben 18 espletate con autobus sostitutivi di Atac’’.

Il comitato ricorda che ''un terzo del servizio 'ferroviario' viene erogato con comuni autobus di linea atac. Sappiamo tutti cosa comporta questo, con una viabilità quasi al collasso sulla via Flaminia, maggiore inquinamento, traffico, stress, peggioramento della qualità della vita e dei trasporti. Inoltre un autobus non sostituisce un treno e questo sta portando al progressivo abbandono del mezzo pubblico a favore del mezzo privato.

Tutto questo non è concepibile nel 2019: si parla di mobilità sostenibile, di trasporti ecologici e poi ci ritroviamo gli autobus al posto dei treni. Praticamente una gommovia!

Il Comitato si chiede ''se si sta monitorando il contratto di servizio attuale (che dovrebbe essere scaduto il 30 giugno 2019 e quindi in proroga?) e se sia lecito pagare nonostante orari e percorrenze ridotti, oltre che espletati a volte con autobus''.

Il Comitato dei pendolari ha chiesto ufficialmente alla Regione Lazio e all’Atac di ripristinare almeno i treni serali da Viterbo e quelli degli studenti senza aver avuto risposta.

''A parole ci viene detto che la ferrovia non chiuderà, con promesse di investimenti, innovazione etc (le stesse cose che sentiamo da almeno 5 anni), con la prospettiva di chiusura di almeno 3 anni per poterle attuale (non si sa quando e come) – continua il Comitato nell’esposto - ma è invece evidente un depotenziamento continuo del servizio offerto in tratta extraurbana che secondo noi potrà portare solo alla chiusura della tratta, facendo magari risparmiare altre promesse e altri soldi (virtuali) agli enti?

Non potete tutti far finta di nulla – conclude il Comitato dei pendolari - è vostro dovere civile e morale intervenire al più presto per riportare un servizio degno di un paese civile (e di una capitale) la ferrovia Roma-Civita castellana-Viterbo!''.





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